Parmigiano, era allievo della Reale Scuola di Ballo di Parma, dove, ai sensi del decreto del I lug. 1770, con decorrenza dal giorno stesso, che aveva fissato un "assegno agli espressi ballerini della scuola", gli fu assegnato uno zecchino da 30 lire al mese. Lo troviamo retribuito fino alla chiusura della Scuola nel feb. 1775. Nel carnevale 1770 ricevette una gratificazione per due sue entrate nei balli delle opere rappresentate al Teatro Ducale di Parma e vi ballò anche in quello del 1771, nel quale "fu accordato di più per aver figurato due volte da donna". Ballò anche nella stagione di carnevale 1773 e nell'ago. in occasione delle allegrezza per la nascita del Reale Primogenito Ludovico di Borbone. Nel carnevale 1774 fu "secondo ballerino" nei balli dei due drammi giocosi dati al Teatro Ducale e il 14 giugno, sempre al Teatro Ducale, per la visita dell'arciduca di Milano. Ancora nel carnevale 1775; e nella primavera negli spettacoli dati in occasione delle visite dell'arciduca Massimiliano d'Austria, dell'imperatore d'Austria e del gran duca di Toscana. Lo troviamo attivo quasi ininterrottamente in tutti gli spettacoli che si tennero al Teatro Ducale (primavera 1775; terzo ballerino nei carnevali 1776, 1777, 1778, 1779, 1780 (anche primavera), 1781, 1782 (anche primavera), 1783, nell'apr. 1784 ballò in Aci e Galatea, rappresentato al Teatro Ducale per la venuta del re di Svezia (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 934b-939), 1785, 1787, 1788 (anche primavera) e, infine, 1792. Nel 1779 dal libretto risulta tra i ballerini che dettero uno spettacolo in occasione della fiera di Colorno.
Ricevette una gratificazione di 880 lire per l'assistenza prestata nelle Danze Regie nei carnevali 1778 e 1779 e il 26 feb. 1779, con decorrenza dal 1777, ricevette 10 zecchini per "ciaschedun carnevale, in cui verrà richiesto di assistere alle danze regie nel Regio Ducale Teatro" (A.S.Pr, Spettacoli e Teatro borbonici, b. 5).