Fratello di Arturo, entrò come convittore nella Regia Scuola di musica di Parma nel 1879, diplomandosi in clarinetto nel 1886 con la lode, I premio del Lascito Barbacini e attestato di alunno emerito. Maestrino nella sua classe, nell'anno del diploma si rese libera la cattedra, ed ebbe l'incarico. Nel 1890, vinto il concorso nazionale, fu assegnato a Parma, dove fu insegnante ininterrottamente fino al 1935. Fu un solista rinomato, anche se svolse l'attività artistica nella città natale, dove esercitò anche come direttore d'orchestra alla Società dei Concerti, al Circolo Artistico, di cui era anche il presidente (1894) e al Teatro di S. Giovanni (1896). Compose le operette gioiose rappresentate durante le feste dell'imberrettamento delle matricole dell'Università di Parma: Tramelogedia ossia L'arte di far libretti, parole di Antonio Ghislanzoni (Teatro Regio, mag. 1891, 2 recite: dir. l'allievo Amilcare Zanella, orchestra di professori e allievi del Conservatorio. Il libretto: Pr: Tip. Ferrari e Pellegrini); I goliardi, vaudeville in 3 atti, libretto di Luigi Sibellini (Pr, Teatro Regio, 18 mar. 1893); Gilda e Florindo ossia Studi ed amori, libretto di Veracini e Campolonghi (Teatro Regio, 7 mag. 1896; ripresa: Pisa, Politeama Pisano, 1902) assieme al ballo coreografico Il trionfo della scienza alias Sofonikìa (ripreso a Pr, Teatro delle Varietà, mag. 1896 e al Teatro S. Giovanni, 27 nov. 1896). Compose anche la musica del "grandioso ballo fantastico in 3 quadri" Il trionfo della scienza, che diresse (dopo Il maestro di cappella) il 4 giu. 1896 al Teatro delle Varietà di Parma. Nell'A.S.C. Pr (Fondo della banda della Guardia Nazionale) si trova il ms della sua mazurca per banda La Moraccina.