Dizionario


A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
stampa
Numero voci: 430.

Carboni Eugenio


  • Editore
  • 06/09/1902
  • Parma
  • 02/03/1992
  • Parma
Figlio di Giuseppe, studiò per 5 anni violino con Alfredo Barbagelata. Abbandonati gli studi, raccolse un'orchestrina di musica leggera e iniziò a comporre canzoni, alcune delle quali incontrarono il successo (Silvana, Aedo, Luna sul mare, questa incisa in vari dischi). Alla morte del padre allargò l'attività del negozio che trasferì in via Dante, dando notevole impulso alla vendita degli strumenti musicali, degli apparecchi radio, che costruiva direttamente in una piccola fabbrica, delle edizioni di musica. Ebbe un ufficio anche a Milano in piazza Duomo. Alle Edizioni Carboni faceva capo la prima orchestra di musica leggera, diretta da Stefano Ferruzzi, che trasmetteva per l'EIAR dalla Fiaschetteria Toscana di via Berchet a Milano. Tra il 1928 e il 1939, oltre a un centinaio di partiture per orchestrina, pubblicò la musica e il libretto dell'opera Le astuzie di Bertoldo di Luigi Ferrari Trecate (1935), eseguita al Teatro Regio di Parma, a Genova e alla Radio; l'operetta Il talismano di Pin di Gino Torricelli su libretto di Amilcare Zunino; il balletto Raggio di sole di Renzo Martini; le Sonate per pianoforte di Arturo Benedetti Michelangeli. Incontrò molto la pubblicazione degli Studi di solfeggio di Aldo Lazzari, ristampati poi dalla casa Crisopoli, che aveva fondato nel 1936. Nel 1928 ebbe una vertenza giudiziaria con l'editore Zanibon di Padova per la proprietà della Mazurka di Migliavacca, che si risolse nel 1932 con la spartizione dei diritti. Nel 1930 si dedicò alla valorizzazione della tipica espressione musicale locale e incise con l'etichetta Eugenio Carboni' una serie di dischi, in cui figuravano le esecuzioni più caratteristiche del Concerto Cantoni, la Mazurca di Migliavacca, Scabrosa di Jofini, Tentazioni di Ferrari, i tanghi di Eduardo Bianco, le musiche per fisarmonica del giovane Gorni Kramer, che aveva lanciato. Era titolare di 5 orchestrine con un organico fino a 10 suonatori ciascuna, che lavoravano in tutta la provincia, e fu il primo ad adoperare gli altoparlanti. Nel 1944 il negozio, distrutto dai bombardamenti, fu riaperto in borgo del Parmigianino. Cessò l'attività nel 1965.


(Notizie fornite dallo stesso).
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza