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Numero voci: 430.

Caroli Giacomo


  • contrabbassista
  • 06/03/1768
  • Parma
  • 1818
  • Parma
Il cognome della famiglia era Carloni, vulgo dicta Caroli, e lui era indicato come 'Caroli figlio', essendolo del contrabbassista bolognese Gaspare (accademico filarmonico e I contrabbasso nel Reale Concerto dal 17 lug. 1757 che, coniugato con Maria Quazza, figlia del noto Pio, era morto a Parma a 71 anni il 31 lug. 1796). Nell'ago. 1779 suonò a Colorno nell'operetta giocosa in tempo di fiera. Nel carnevale 1780 fece parte come soprannumerario dell'orchestra del Teatro Ducale di Parma (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 937-938) e nella primavera 1782 lavorò nella grande opera al Teatro Ducale: gli vennero rimborsate anche le spese di viaggio, in quanto veniva da Piacenza (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 938). Nel 1786 suonava nell'orchestra dell'Accademia Filarmonica: nel lug. pare avesse tenuto un comportamento scorretto, per cui venne 'dimesso'. Chieste le scuse e fatta domanda di riassunzione, poté rientrare il 25 gen. 1787. Accademico onorario nel mar. 1789, nel secondo semestre dell'anno suonò nelle accademie dirette da Angelo Morigi (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 939). Con rescritto 16 nov. 1789 fu nominato contrabbasso soprannumerario nel Reale Concerto con l'annuo soldo di # 3000 (Calendario di Corte, 1791). Nel 1790 fu chiamato come docente dello strumento al Collegio dei Nobili e dai proggrammi delle accademie del Collegio per gli anni 1795 e 1796 risulta ancora docente (libretti in A.S.C.Pr, Collegio dei Nobili, b. 2). Nell'ago. 1792 suonò nell'orchestra del Collegio in un Concertone di Giuseppe Colla e fu retribuito con # 20 (A.S.Pr, Computisteria borbonica, b. 376b). Resosi libero il posto di I contrabbasso in orchestra per la morte del padre, il 21 dic. 1796 fu nominato al suo posto con il soldo di 6000 lire annue. Gervasoni scrisse: "Questo Filarmonico eseguisce i passi più difficili, che sembrano impossibili a rendersi sopra il suo strumento, e mai sempre colla maggiore esattezza e purità d'intonazione. Ebbe ottimi allievi che gli fecero onore". Nel carnevale 1802, suonava nel Reale Concerto nella stagione di carnevale al Teatro Ducale, nell'ultima stagione prima che l'orchestra venisse sciolta (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 941). Nell'ago. 1804 suonò nell'opera data al Teatro Nazionale di Parma in occasione del compleanno di Napoleone I. Nel 1807 era il I contrabbasso nell'orchestra di Parma e, secondo un progetto che crediamo non sia stato applicato, la Municipalità avrebbe dovuto retribuirlo con # 550 annue (A.S.Pr, Spettacoli e Teatri 1807-1812, b. 7). Si fece anche impresario: lཇ apr. 1814 gli venne concessa, assieme a Maurice, l'autorizzazione "di dare a loro spese una festa da Ballo e quello pure di affiggere il corrispondente avviso al pubblico" (A.S.Pr, Comune: Spettacoli, b. 4109). Con la ricostituzione dopo il periodo napoleonico, il 10 lug. 1816 fu nominato III contrabbasso nell'Orchestra di Corte di Parma (A.S.Pr, Decreti e Rescritti) con l'assegno annuo di 300 franchi, in quanto ne percepiva già 500 di pensione.


BIBLIOGRAFIA: Gervasoni; Pelicelli; Cesare Alcari. La cartella n. 88 (Gluck, Tagliaferri, Caroli), in "Musica d'oggi", XIV(1932), VI, pp. 257-260 [su Gaspare].

ultimo aggiornamento: 28/02/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza