Da giovane aiutò il padre nell'attività commerciale e poté curare poco la musica, della quale fu autodidatta, dopo aver preso alcune lezioni di contrappunto. Occupò il posto di timpanista nell'orchestra del Teatro Municipale di Piacenza. Fu compositore facile, melodico e fecondo ed ebbe una certa notorietà, in quanto diverse sue opere furono ospitate anche nei maggiori teatri. Compose opere serie, semiserie e buffe: La nuova pianella perduta nella neve (Mi, Teatro della Commenda, ago. 1865); La contessa di Medina, libretto di Penna Piacentina [Francesco Giarelli] (Pc, Teatro Municipale, 21 apr. 1867, ripresa a Mi alla Scala nel 1873 diretta dall'A.); La sciabola di legno (Codogno, 1868); La rivista militare, opera ballo (Voghera, Teatro Sociale, 19 gen. 1884); Il conte di Roccanera, opera ballo (Voghera, Teatro Sociale, 10 mag. 1885. Una selezione fu eseguita il I set. 1886 al Politeama Piacentino come intermezzo alla Traviata); Un matrimonio campestre, operetta (1864); La spada di legno, operetta, rappresentata anche con il titolo La sciabola di legno (Codogno); L'orfana di San Giuliano (Mi, Teatro Fossati); Il castello degli spiriti (Modena); Federico II e la sua rivista; Le due scimmie; Il Gorello; Ruy Blas (questa per canto e pianoforte). I balli La figlia della montanara; Don Pacheco (1882); non furono rappresentate le opere Il conte d'Almaviva ossia il nuovo barbiere, di C. Sterbini, stesso libretto usato da Rossini (1884); L'avventura di monsignor Pupillot; Don Polonio; La scommessa. Scrisse inoltre musica sacra: Messa in stile moderno, dedicata a mons. G.B. Scalabrini, 1877; Ave Maria, (premiata al concorso indetto a Firenze dal giornale La scaramuccia, 1891); piy di 300 ballabili in gran voga, marce militari (ancora eseguite in questo secolo).