Il 18 dic. 1783 sostenne l'esame in presenza del capo violino ed altri 'individui' per essere ammesso nell'Orchestra Reale (A.S.Pr, Decreti e Rescritti) e nell'apr. 1784 era soprannumerario nella Reale Orchestra che suonò nelle allegrezze per la visita del re di Svezia (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 939). Nel 1784 suonava come viola nell'orchestra dell'Accademia Filarmonica di Parma. Mentre nelle accademie private non era retribuito, percepiva 8 lire per quelle pubbliche. Venne 'dimesso' il 15 lug. 1786 "in sequela dello sconcerto arrivato per cagion del medesimo nell'ultima Accademia della Quadragesima passata". Il 25 gen. 1787, chieste le scuse e fatta domanda di riassunzione, venne reintegrato. Nel secondo semestre del 1789 suonò nelle accademie dirette da Angelo Morigi (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 939). Il Calendario di Corte del duca di Parma riporta che nel 1791 era viola soprannumeraria del Reale Concerto e con decreto 18 mag. 1795 fu nominato viola del Reale Concerto con l'annuo soldo di £ 3.000 (A.S.Pr, Real Casa. Ruolo de' Provigionati dal 1780 al 1805, f. 486). Dal 23 dic. 1797 passò a violinista della Reale Orchestra di Parma con il medesimo soldo. Nel carnevale 1802, fece parte del Reale Concerto nella stagione di carnevale al Teatro Ducale, l'ultima stagione prima che l'orchestra venisse sciolta (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 941). Dal 1797 al 1805 suonò la viola nella chiesa della Steccata di parma e nel 1800 nella cattedrale.