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Cortemaggiore


Le prime notizie che conosciamo riguardanti la musica risalgono alla prima metà del 300: si tratta di un frammento di lauda su pergamena proveniente da queste terre e concernente il pianto delle Marie al Sepolcro, per passare poi d'un colpo all'11 ott. 1497, quando, con l'esecuzione di un gruppo di orchestrali provenienti appositamente da Busseto, vennero eseguite alcune composizioni. Il 15 mar. 1585, poi, "musici eccellentissimi" officiarono le esequie del marchese Pallavicino, cosa che potrebbe far ipotizzare che presso la piccola corte esistesse un cappella musicale. La tipografia Viotti di Parma nel 1630 pubblicò il libretto e la cronaca di una festa: il libretto, dedicato "Al primo parto della serenissima Margherita di Toscana, duchessa di Parma avvenuto in Castel Lauro, detto Corte Maggiore", pubblicava le "rime del signor Antonio Francesco Tacchini recitate in musica alla reale presenza di tutte l'altezze delli serenissimi padroni". Guid'Ubaldo Benamati, autore della Narratione delle feste seguite in Cortemaggiore per la felice nascita del Serenissimo Prencipe di Parma, scrisse che "fu fatto un Carro ornatissimo, pieno di Musici, che con voci e istrumenti colmavano di dolcezza tutto il Popolo. [...] Bellona cantò con sì chiara voce [e ...] gl'istrumenti erano Cimbalo, Flauto, Violino e Tiorba e quelli che li suonavano gli accompagnavano anco con la voce". Nel 1641 fu fondata la Congregazione del Suffragio, che aveva una schola cantorum e un centro di istruzione di musica strumentale, ma ne ignoriamo l'attività. Ancora nel 1832 il Molossi, nel Vocabolario topografico ricordava che "il Capitolo della Collegiata era composto dall'arciprete e di cinque canonici aiutati nel servigio corale da otto beneficiati". Enrichetta d'Este, vedova nel 1731 dell'ultimo duca Antonio Farnese, si risposò con Leopoldo d'Assia Darmstadt, stabilendosi a Borgo San Donnino, dove aveva dato vita a una piccola corte e a un teatro, dove venivano rappresentati anche spettacoli in musica: lo stesso fece a Cortemaggiore, sede della sua villeggiatura, dove ricevette anche la visita di Carlo Goldoni.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza