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Numero voci: 143.

Dall'Argine Costantino


  • compositore
  • 02/05/1842
  • Parma
  • 01/03/1877
  • Milano
Costantino Dall
Costantino Dall'Argine - compositore
Avviato allo studio della musica dal padre Luigi, non essendo stato ammesso alla Regia Scuola di musica di Parma, si trasferì a Busseto per studiare con Antonio Rusca. Il 24 novembre 1862 per la festa di S. Cecilia a Parma, nella chiesa di S. Giuseppe, che aveva raccolto l'eredità della soppressa chiesa di S. Cecilia, fu eseguita una sua Messa, appositamente composta. La G. Pr rilevò che era il lavoro di un giovane esordiente. Completò l'istruzione a Milano, dove si segnalò come autore di musiche per pianoforte, romanze e ballabili di carattere facile, allegro, brillante. Gino Monaldi, che lo conobbe in quegli anni giovanili, lo descrisse: "Una natura ribelle, col quale la discussione diventava inutile, quando non pericolosa, date le sue teorie paradossali e la dose eccessiva di orgoglio". Fu sua una scommessa storica: scrivere in sei mesi sullo stesso libretto un Barbiere di Siviglia. Il 28 lug. 1868 scrisse a Rossini per chiedergli scusa dell'ardire e per dedicargli questa fatica. Il compositore pesarese rispose augurando ogni successo. L' 11 nov. 1868, 2 giorni prima della morte di Rossini, l'opera andò in scena al Teatro Comunale di Bologna: se pur i cantanti e l'orchestra diretta da Angelo Mariani sedussero il pubblico che richiese anche dei bis, la critica fu unanime a umiliare il compositore. L'opera non fu più rappresentata, ma fu edita la riduzione per canto e pf (Bo: Stabilimento Musicale Felsineo di LuigiTrebbi). Lo stesso editore offriva per il nolo (G.Pr, 12 nov. 1870) la partitura dell'opera seria in 4 atti e prologo con ballo Martino Gill, che non ci risulta essere stata mai rappresentata.
Precedentemente aveva scritto altre due opere, che avevano avuto successo: I due orsi, su libretto di Antonio Ghislanzoni (Mi: Teatro S. Radegonda, 14 feb. 1867) e Il diavolo zoppo, su testi di Antonio Scalvini: più che un'opera questa era però una rivista (Mi: Teatro Fossati, 10 dic. 1867). Si dice che I due orsi fu scritta in 15 giorni: aveva fretta di incassare dall'impresario, e compose la musica sul pianoforte in giro da vari amici, in quanto il suo era stato ritirato, non avendo pagato il nolo. L'opera venne replicata 52 sere, ma l'utile andò all'impresario Rovaglia, cui aveva ceduto i diritti: girò poi tutta l'Italia e a Parma nel 1873 fu rappresentata al Teatro Reinach mentre l'editore Lucca pubblicò la riduzione (per canto e pf e diversi pezzi sciolti). Fu anche attivo come direttore d'orchestra in Italia (Imola, Ancona, Reggio Emilia, Lugo, Macerata, Mantova, dove si dice che avesse diretto a memoria L'africana) e all'estero ( in America e in Spagna: a Valencia si sposò Alessandria d'Egitto, Teatro Zizinia, carnevale 1865)). In un giro in questo paese si ammalò e, a letto, compose le musiche del ballo Dzohara, che gli era stato commissionato dal coreografo Garbagnati. Morì a 35 anni, lasciando la moglie e i due bambini senza un soldo. Fu aperta una sottoscrizione: Verdi offrì 200 lire, Italo Campanini 100, l'editore Ricordi 25.
Dotato di fantasia, facile vena e vivace talento musicale, si distinse per la gaiezza e spontaneità delle musiche. In pochi anni scrisse decine di partiture per grandi azioni coreografiche. Il Seletti, ed è in genere attendibile, ne riportò 56. Di queste musiche melodiose, profumate, scrissero con ammirazione Giuseppe Rovani, Zappert, D'Ormeville, Fano e tutti i critici del tempo.
Compose le musiche per i balli: Fantasie d'un poeta a Roma, coreografo Antonio Pallerini (Pr, Teatro Regio, 25 gen. 1863; Actea, coreografo A. Pallerini (Mi, Teatro alla Scala, 31 ott. 1863); Velleda, coreografo Giuseppe Rota (Mi, Teatro alla Scala, 3 mar. 1864; ed. Mi: Lucca); La visione di un poeta (To, 1864); Anna di Masovia, coreografia di Giuseppe Bini (Mi, Teatro alla Canobbiana, autunno 1864; ed. Mi: Lucca); Zelia, coreografia di A. Pallerini (Roma, Teatro Apollo, 1864-65); Il diavolo a quattro, coreografia di Giuseppe Casati (Mi, Teatro alla Scala, 12 set. 1865; 2 balli ed. Mi: Ric.); Madamigella di Heilly, in collaborazione con Paolo Giorza, coreografia di Giuseppe Casati (Mi, Teatro alla Scala, 25 ott. 1865; Valzer e galop finale ed. Mi: Ric.); Lo sbarco di Garibaldi in Sicilia, coreografia di F. Razzani (1866, 2 balli ed. Mi: Ric.); La figlia del corsaro, coreografia di Ferdinando Pratesi (Ge, Teatro Carlo Felice, autunno 1866); La Devadacy, coreografia di Ippolito Monplaisir (Mi, Teatro alla Scala, 27 ott. 1866; ed. Mi: Lucca); Torquato Tasso, coreografia di Raffaele Rossi (Roma, Teatro Argentina, autunno 1866); Fede, in collaborazione con Giuseppe Giaquinto e Paolo Giorza, coreografia di Federico Fusco (Na, Teatro di S. Carlo, 7 apr. 1867); Thea ossia la fata dei fiori, coreografia di Paolo Taglioni (Mi, Teatro alla Scala, 27 feb. 1867; ed. Mi: Lucca); Nyssa e Saib, in collaborazione con Antonio Baur, coreografia di A. Pallerini (Roma, Teatro Apollo, 1867); Inferno a Parigi, coreografia di I. Monplaisir (Ge, Teatro Carlo Felice, autunno 1867); La grotta di Adelberga, coreografia di A. Pallerini (To, Teatro Regio, 1867-68); Brahma, coreografia di I. Monplaisir (Mi, Teatro alla Scala, 25 feb. 1868; ed. Mi: Lucca; una tavola in "Scena Illustrata", 15 dic. 1887. Nell'A.S.C.Pr esiste il ms di un pot-pourri per banda); Aidea, coreografia di Ferdinando Pratesi (Roma, Teatro Argentina, 1868); La Camargo coreografia di I. Monplaisir (Mi, Teatro alla Scala, 25 feb. 1868; 4 balli ed. Mi: Ric.); L'ambizioso, coreografia di A. Pallerini (Roma, Teatro Apollo, 1868-69); La regina della notte, coreografia, di I. Monplaisir (To, Teatro Regio, 1868-69); La Semiramide del Nord, coreografia di I. Monplaisir (Mi, Teatro alla Scala, 22 gen. 1869); Tra la veglia e i sogni, coreografia di I. Monplaisir (Mi, Teatro alla Scala, 16 feb. 1869); Ondina, coreografia di A. Pallerini (Mi, Teatro alla Scala, 15 apr. 1869); Enrico di Guisa, coreografia di F. Magri (Palermo, Teatro Bellini, 1869); Aasvero, coreografia di A. Pallerini (Mi, Teatro alla Scala, 27 feb. 1871; I atto ed. Mi: Lucca); Le figlie di Cheope, coreografia di I. Monplaisir (Mi, Teatro alla Scala, 31 dic. 1871; ed. Mi: Lucca); Flora o la regina dei fiori in collaborazione con Romualdo Marenco, coreografia di C. Merzagora (Fi, Teatro della Pergola, 1870-71); La grotta d'Adelberga, coreografia di A. Pallerini (Na, Teatro di S. Carlo, 9 dic. 1871); Shakespeare ovvero il sogno d'una notte d'estate, in collaborazione con P. Giorza, coreografia di G. Casati (To, Teatro Regio, 1871-72); La sirena, coreografia di I. Monplaisir (Mi, Teatro alla Scala, 9 mar. 1872); La fata Vezella, coreografia di Francesco Razzani (Macerata, 1872); L'Almea, coreografia di I. Monplaisir (Na, Teatro di S. Carlo, 8 giu. 1872); Alfa e Omega, in collaborazione con G. Tofano, A. Baur, R. Marenco, Giovanni Bottesini, G. Giaquinto, compose il secondo atto, coreografia di I. Monplaisir (Na, Teatro di S. Carlo, 2 dic. 1872); Azzurrina, coreografia di R. Rossi (Treviso, Teatro Comunale, 11 ott. 1873); Il paradiso perduto, coreografia di L. Danesi (Fi, Teatro Principe Umberto, autunno 1873); Manon Lescaut, in collaborazione con P. Giorza, coreografia di G. Casati (Mi, Teatro alla Scala, 7 ott. 1875); Lore-Ley, coreografia di I. Monplaisir (Mi, Teatro alla Scala, 4 gen. 1877); Nerone, assieme a Paolo Giorza, coreografia di A. Pallerini (Mi, Teatro alla Scala, 24 feb. 1877); La stella di Granata, coreografia di C. Merzagora (Mi, Teatro della Canobbiana, 1877); La lega lombarda, coreografia di A. Pallerini (ed. Mi: Lucca); Speranza, coreografia di L. Danesi (riduz. per pf solo di Robert Schumann, Parigi, 1886); Dzohara, in collaborazione con Arturo Padovani, coreografia di G. Garbagnati (To, Teatro Regio, 1880-81); Zirka, in collaborazione con A. Padovani, coreografia di G. Garbagnati (To, Teatro Regio, 7 mar. 1883); Il genio dell'arte, assieme a Enrico Bernard, Ollimac Sidraned [Camillo De Nardis], coreografia di Luigi Danise (Na, Teatro di S. Carlo, 16 ott. 1888); La Siciliana, ballo (ridotto per pf dall'A. Ge, G.Poma). Oltre ai teatri indicati, i suoi balli ebbero fino al termine del secolo un grande numero di repliche in varie sedi.
Compose inoltre: Album carnevalesco, pezzi ballabili per pf (proprietà dell'A. Pr: Lit. Corsini, num. ed. 14); Album da ballo, 5 balli sopra motivi dell'opera 'Guarany' di Gomes per pf (Mi: Lucca); Album da ballo, 4 balli per il carnevale 1873 per pf (Mi: Lucca); Primizie carnevalesche, album di 5 balli per pf; la primavera, galop per pf (Mi: Canti 1868); Carolina, polka brillante per pf (Bo: Trebbi, 1870); Fanciulla, polka (1870); Andiamo a Castel San Pietro, polka (1870); I pipistrelli, polka per pf (sulla rivista "La banda", n. 1, 1871); I menestrelli e i falconieri, gran ballabile (Mi: Ric.). Fantasia sull'opera Il Barbiere di Siviglia (Bo: Trebbi); Margherita diafana, valzer (Bo: Trebbi); San Lazzaro, mazurca per pf (Mi: Vismara).
Scrisse un inno per coro,Gli italiani al Re, eseguito al teatro Regio di Prma il 2 giu. 1860 per la visita di Vittorio Emanuele II a Parma.

Ebbe un figlio Luigi (Imola, 1875 - Milano, 1950), che studiò al Conservatorio di Milano. Dotato di una vena prodigiosa, si dedicò alla composizione di operette, tra le quali spicca Dall'ago al milione (Roma, Teatro Nazionale, 15 gen. 1904). In condizioni precarie, chiuse i suoi giorni nella Casa Di Riposo "Giuseppe Verdi" di Milano.
BIBLIOGRAFIA: DBI; Mario Ferrarini. Parma musicale ottocentesca; Arnaldo Furlotti, in "Riflessi e profili", p. 30; Parmenio Bettòli. Ricordanze, in "Scena illustrata" 15 gen. e 15 feb. 1895; Maiomne e Seller; Salvarani; G.N.Vetro. I nostri fasti musicali, in G.Pr, 29 mag. e 5 giu. 1978; Vetro/Banda; Inventario 2.

ultimo aggiornamento: 21/09/2009
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza