"Parmigiano, espertissimo nell'arte musicale", compare la prima volta come organista in S. Giovanni in Parma il 24 dic. 1515 con la retribuzione di 42 lire imperiali l'anno. Il I mag. 1528 fu nominato anche alla Steccata. Nel 1529 gli nacque una figlia e il maestro e quasi tutti i cantori della Steccata ne furono i padrini. Per la prodigalità ebbe una esistenza agitata. Rimase al servizio di queste chiese di Parma fino alla morte e venne sepolto nella Steccata. Il 26 ott. 1541, con rogito del notaio Benedetto Del Bono, si impegnò alla supervisione nella costruzione di un nuovo strumento per la Steccata "megliore di quello della giesia di S.to Joano evangelista": 2 giorni dopo, infatti, come risulta da un rogito dello stesso notaio, Carlo Sabatino, da Reggio Emilia (o Cremona), si assumeva l'impresa. Da un rogito del 7 mar. 1556 del notaio Ambanelli risulta che gli vennero pagate 275 lire imperiali per la costruzione di un nuovo organo della Steccata. Probabilmente si trattò di un restauro, in quanto il nuovo organo del 1573 fu opera di Costanzo Antegnati che si attribuisce lo strumento nel suo elenco.