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Dani Carlo


  • tenore
Carlo Dani
Carlo Dani - tenore (foto Legato Ferrarini)
Non abbiamo notize sulla preparazione né sull'inizio della carriera. A leggere l'Otello del 24 mar. 1895 fu, prima di cominciare la carriera di cantante, un "noto velocipedista", vincitore del primo Campionato italiano di velocità su pista. Debuttò nella parte del Duca in Rigoletto al Teatro Pagliano di Firenze nel dic. 1894 (un catalogo di dischi americano scrive nella Sonnambula nel 1898), e nella stagione di primavera dell'anno seguente riprese la parte al Teatro Manzoni di Milano. In questa occasione il suddetto giornale scrisse: "A questo forte campione della bicicletta non manca certo la voce, ma gli fa difetto il metodo di canto e l'istruzione musicale. Tra due anni sarà un ottimo tenore: oggi h un recordista sportivo che canta". La parte del duca di Mantova la ripeté ancora all'Arena Alfieri di Livorno nel mar. 1898, seguita dall'interpretazione Lucia(ritornò nella città labronica nel feb. 1910, al Teatro Rossini, in Manon), mentre nell'ago. fu al Politeama Pisano Manrico in Trovatore ed Edgardo in Lucia. Nel 1898-99 cantò al Teatro Manzoni di Pistoia in Sonnambula ed Elisir d'amore: il Ricci scrive che era fiorentino e grande appassionato di ciclismo. Ritornò in questo teatro nel carnevale 1900 in Fedora e L'amico Fritz. Un ritaglio del Mondo artistico (senza data, ma della fine del secolo) ci dice che il giovane aveva ottenuto a Buenos Aires grande successo in Barbiere, Bohhme, Rigoletto, Sonnambula e Traviata: era riportato il ritratto in costume ed era descritto come "tenore lirico delicato, fresco, dalla voce armoniosa di timbro cristallino e piacevole". Si aggiungeva che in una stagione precedente aveva lasciato al Politeama Argentino eccellenti ricordi nella Manon. Nella stagione 1902-03 cantò al Metropolitan di New York in Bohhme, Don Pasquale, Pagliacci, La traviata, Rigoletto, e si esibì anche nei teatri collegato di Philadelphia e Boston nella Traviata. Nel 1903 era a Lugo, in Manon, nel carnevale 1903-04 era in Portogallo, al Teatro di S. Giovanni di Porto, in Tosca e Bohhme, recandosi in seguito al Covent Garden di Londra (Cavalleria rusticana, Rigoletto, Faust) e nel 1905, dopo essere stato al Teatro Massimo di Palermo (La sonnambula), nel nov. si esibì al Teatro Reinach di Parma in Rigoletto e in Faust. Nel carnevale 1905-06 fu al Teatro Civico di Cagliari nell'Adriana Lecouvreur, nei Pescatori di perle e in Fedora, alternandosi con l'idolo locale Pietro Schivazzi. Successivamente lo incontriamo al Teatro Colon di Rosario in Argentina in Manon, Rigoletto, Traviata (ago. 1906), a Montevideo (Teatro Solis, ago., Manon, Tosca, Don Pasquale, Faust), nella stagione di inaugurazione del Teatro Coliseo di Buenos Aires (mag. 1907, in La bohhme, La sonnambula, La traviata, L'elisir d'amore. Subito dopo fu a Rosario al Teatro Colon (ago. 1907) in Barbiere, La traviata e Rigoletto, per passare subito al Politeama di S. Paolo in Brasile (La traviata, ago. 1907), poi in Francia (1907-08). Odessa (1909), Praga (1910), fece una tornée con Nellie Melba in Australia e un tour nelle Americhe con la Castellano Company, mentre nel 1913 era a Pavia al Teatro Fraschini. Al termine della carriera si stabilì in Australia dove insegnò canto. Tra il 1904 e il 1907 incise alcuni cilindri Mapleson e dei dischi, dei quali conosciamo per la Fonotipia: "Una furtiva lagrima", "Sogno soave e casto" e "Com'h gentil" del Don Pasquale, "Salve dimora" del Faust e "Mi par d'udire" dai Pescatori di perle. In una lettera di Dyer a W. Miller del 20 dic. 1911 si legge che per le incisioni fonografiche era considerato, assieme a Caruso e Bonci, certamente il migliore.


BIBLIOGRAFIA: Bonci; Cagliari; Defraia; Dillon/Coliseo; Leone; Moreau (II, pp. 557, 564); Pisa; Pistoia; Rosario, v. II; Salgado; Venturini; Vetro/Reinach; Grundy.

ultimo aggiornamento: 20/10/2005
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza