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Edel Alfredo


  • figurinista
  • 15/05/1856
  • Colorno
  • 18/12/1912
  • Boulogne Sur Seine
Alfred Edel
Alfred Edel - figurinista (foto Legato Ferrarini)
Fu il maggior costumista teatrale tra il 1875 e il 1910. Figlio di un pittore e nipote del miniaturista Giuseppe Naudin(la madre era Clementina Naudin), dimostrò sin dall'infanzia spiccata inclinazione per la pittura. Terminate le scuole primarie, fu messo a studiare architettura con Pancrazio Soncini, all'Acc.BB.AA.Pr, dove fu allievo anche di Gerolamo Magnani per la scenografia. A 18 anni entrò nella casa editrice Ricordi come illustratore delle copertine delle composizioni musicali e per questa attività fu premiato di medaglia all'Esposizione di Milano del 1881. Nel 1875, a 19 anni, aveva disegnato i costumi per il gran ballo coreografico Pietro Micca e l'anno dopo fu il figurinista e lo scenografo del ballo Sieba. Da quel momento la carriera fu un susseguirsi di trionfi. Pur restando sempre collaboratore di Ricordi, nel 1880 entrò alla Scala e fino al 1890 disegnò tutti i costumi: in questa sua opera fu un innovatore del costume teatrale. I suoi figurini, vere e proprie pitture, furono anche esposti nel 1890 a Parigi in place du Théâtre Français. Tra questi sono da ricordare quelli per la prima dell'Otello (creati in stretta collaborazione con Verdi e Boito e studiati a Venezia sulla pittura rinascimentale), di Simon Boccanegra (1881), della Bohème, dei balli Excelsior, Amor, Sport, Rosa d'amore, ecc. Dopo il 1890 la collaborazione con la Scala si fece saltuaria. Sempre in viaggio tra Parigi, Londra e gli Stati Uniti, era letteralmente inseguito dagli impresari. Aveva aperto tre atelier, a Milano, a Parigi e a Londra.Qui nel 1895 dipinse anche i cartelloni per il Teatro Olimpia delle dimensioni inusitate di quasi 8 metri per 3, che furono stampati a colori da Ricordi. A Parigi (medaglia d'oro all'Expo Universal del 1889 per l'esposizione di 600 figurini) collaborò con la Comédie Française, con il Casino, con le Folies Bergères, con il Théâtre des Variétés. Per questo nel 1910 disegnò gli splendidi costumi del Chantecler di Edmond Rostand. A Londra fu socio fondatore dell'Excentri Club: opera sua il quadro nel salone del circolo, raffigurante la Follia che brinda ai 34 soci. Nella capitale britannica lavorò per il Drury Lane e per l'Olympia Theatre, mentre negli Stati Uniti fornì i costumi per i 1000 dipendenti del Circo Barnum. Fu anche ricercato autore di cromolitografie di scene teatrali e anche librettista: scrisse la novella mimica con canto in 5 quadri, Vanitas et amor, musicata da Emilio Pizzi (Mi, Teatro Dal Verme, 20 gen. 1900).


BIBLIOGRAFIA: De Angelis: scenografi; ES; Schmidl/Suppl; Mario Mariani. A.E, in "La domenica letteraria", 1897; Francesco Malaguzzi. L'arte applicata al teatro: A.E, in "Natura ed Arte", 15 dic. 1899; G.N.Vetro. I nostri fasti musicali, in G.Pr, 8 e 15 mag. 1978; Cartella di 74 figurini di A.E. Testi di Mercedes Viale Ferrero e Gustavo Marchesi. Pr: Comune di Parma, 1984.

ultimo aggiornamento: 07/09/2009
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza