Indicato anche come Fornaris, studiò canto a Piacenza con Giovanni Tansini e Carlo Visai: questi lo presentò all'impresario Zappert di Milano, che lo inviò a studiare a sue spese a Ginevra. Due anni dopo, ritenendolo maturo, lo fece debuttare a Milano: ma, bloccato dal panico, il giovane fece fiasco. Entrò allora nel coro del Teatro alla Scala, esibendosi dal 1873 anche come comprimario, cantando in questa veste in un gran numero di teatri. Nella stagione 1875-76 fu al Teatro Comunale di Piacenza nel Guglielmo Tell, nel Faust e in altre opere, mentre nella primavera 1877 cantò nel Guatemala con successo e gli venne rinnovata la scrittura per 6 mesi. Ritornò al Teatro Comunale di Piacenza nel 1880 nel Barbiere di Siviglia e nel Don Bucefalo e nel 1881 nel Don Carlos e nell'Aida. Nel carnevale 1881-82 la sua esibizione fu apprezzata al Teatro Regio di Parma nell'Africana, nell'Ernani e nel Salvator Rosa, mentre qualche mese dopo al Teatro Sociale di Mantova venne contestata nella Forza del destino. Calcò le scene anche in teatri stranieri: nella stagione di inaugurazione del Metropolitan di New York (1883-84) cantò nella Lucia, nella Traviata e in Roberto il diavolo. In questa veste subordinata si distinse a tal punto che Verdi lo prescelse per la prima assoluta dell'Otello alla Scala (Roderigo), opera che ripeté al Teatro Costanzi di Roma nella prima in quel teatro. Ritiratosi a Piacenza, visse un'agiata vecchiaia esibendosi qualche volta nelle chiese con Bolli e Zanardi, come nell'autunno 1889, quando assieme cantarono in una Messa di Mercadante..