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Guastalla, La scuola di musica


Nei primi mesi del 1828 fu istituita una Scuola di musica istrumentale. I suoi inizi sono descritti dettagliatamente sulla G.Pr del 29 ago. 1829. L'intendimento era duplice: "d'accrescere la civiltà del Paese, propagando l'amore di quest'arte divina, che dalla Favola e dalla Storia fu sempre riconosciuta fonte precipua d'ogni bel costume, e di procacciare ai giovani agiati mezzi d'innocente diletto, e di onorata sussistenza ai poveri". Istituita a cura della Deputazione Distrettuale, concorrevano al sostentamento il Comune, il capitolo della cattedrale, il consiglio dell'Opera parrocchiale, la Congregazione di carità e la Commissione amministrativa del Teatro. Erano ammessi gratuitamente 8 giovinetti, 4 dei quali ricoverati dell'orfanotrofio. Un anno dopo, nell'onomastico di Maria Luigia, nel palazzo comunale si dette un saggio del risultato conseguito dai giovanetti: furono eseguite sinfonie, terzetti, quartetti, variazioni, in parte scelti e in parte composti dal direttore della scuola, Alessandro Tebaldi di Casalmaggiore, per dare a ciascuno "modo di dare prova del suo valore nel suono del violino, della viola, o del clarino, o del flauto, o del violoncello o del contrabasso, o del fagotto". Nella Biblioteca Maldotti si conserva il programma dell'accademia strumentale del 25 ago. 1835. In una relazione della polizia di Borgo S. Donnino del 31 lug. 1840 si legge che il maestro Tebaldi, che aveva 50 anni, e che era stato fin dal 1827 maestro di musica nella cittadina, dove "si è distinto per capacità e per più che sufficiente riuscimento giacché tutti quelli, e non son pochi, che sanno suonare in Guastalla un istrumento qualunque sono allievi" suoi, nel 1838 aveva lasciato il paese "per brighe fatte insorgere ultimamente da un giovane maestro guastallese". Nella Cronaca del Besacchi si legge che il 5 ago. 1838 era stata diffusa una satira contro il Besacchi, in cui si diceva che in tanti anni non aveva prodotto alcun alunno e che tutti i suonatori erano passati con Giovanni Rossi che aveva costituito una banda musicale. Al Tebaldi succedette Giovanni Rossi, lo stesso che aveva concorso assieme a Giuseppe Verdi per il posto di maestro a Busseto, restando da questi sorpassato. In mancanza di un cittadino del Ducato idoneo a ricoprire il posto di maestro, nel 1841 fu nominato il tedesco Francesco Krommer (che in teatro troviamo direttore delle opere Belisario di Donizetti e Beatrice di Tenda di Bellini). Della Scuola si conservano nella Biblioteca Maldotti 3 bandi di concorso per il posto di maestro (1845, 1852 e 1860), mentre il capitolato della Scuola fu approvato dalla Presidenza dell'Interno il 14 ott. 1840. La nomina dell'insegnante - maestro di musica e professore di violino - era conferita per concorso e i commissari furono nominati nel 1852 dalla Presidenza dell'Interno, mentre dal 1860 provvide il Comune. La paga, 1000 lire annue, più l'alloggio (sede anche della scuola), era tra le più elevate del Ducato. Il contratto aveva la durata di 6 anni con possibilità di recesso dopo il primo anno. Per il concorso del lug. 1845, non essendosi trovato chi potesse insegnare fiati e archi, l'Anzianato deliberò che si cercasse soltanto un direttore insegnante di violino che si limitasse a "iniziare negli strumenti a fiato coloro che mostrassero a ciò qualche attitudine". Tale delibera, che di fatto aboliva l'esame di strumenti a fiato, fu approvata dalla Presidenza dell'Interno. Questi, anche quale primo violino direttore dell'orchestra, doveva prestare la sua opera in occasione delle funzioni sacre e degli spettacoli in teatro, "dietro corresponsione delle indennità d'uso", esercitando l'orchestra nei giorni festivi. Bandito il concorso nell'apr. 1846, l'esame fu tenuto presso la Regia Scuola di musica di Parma e il candidato dovette dirigere 12 strumentisti scelti tra i professori della Ducale Orchestra e gli alunni della Scuola. Venne nominato il bolognese Cesare Rovatti, che diresse anche diverse opere in Teatro (morì a Guastalla il 2 set. 1852). Nel 1853, a seguito di concorso, prese servizio Ferdinando Bollo, primo violino e direttore d'orchestra. Fino al 1860 gli 8 allievi istruiti gratuitamente negli archi e nei fiati furono sovvenzionati 4 dal Comune e 4 dagli Ospizi Civili, mentre altri potevano studiare previa congrua mercede' da convenire tra maestro e discepolo. Le lezioni erano di 6 ore al giorno, tranne il giovedì e le festività. Ogni anno erano obbligatorie delle accademie che dimostrassero i progressi degli alunni. Mentre dalle statistiche del 1872 risultano iscritti 20 allievi, dal bando di concorso del 1860 sappiamo che era richiesto un insegnante per gli archi, 'specie' nel violino. Nel 1862, in occasione dell'Ebreo e della Traviata, sui manifesti troviamo i nomi di Gaetano Castagnedoli, primo clarinetto, e di Luigi Sarti, entrambi "al servizio del Comune". Se ne deduce che nella scuola fosse funzionante l'insegnamento dei fiati per avere elementi per l'orchestra e per la banda. Il nome di Sarti quale primo violino direttore è presente ancora nel 1877, per essere sostituito nell'ago. 1878 da quello di Angelo Corti da Pavia in un'accademia vocale e strumentale, poi nel nov. nella stagione d'opera. La Scuola di musica formò importanti allievi di violino, mentre quella della banda fu a sua volta ricca di strumentisti, tra i quali emerse Licinio Ferretti. Nel 1905, alla morte del padre, Mario Corti, il più rappresentativo musicista cui Guastalla abbia dato i natali, diresse la scuola per alcuni anni e la Norma quell'anno fu diretta da Giovanni Colucci, mentre lui fu il violino di spalla. Nel 1907 si dimise, essendo stato nominato docente del Conservatorio di Parma. Fino al 1910 la cattedra fu tenuta dal reggiano Mario Borciani, che in quella data si trasferì nella città natale. La Scuola di strumenti ad arco fu allora affidata al modenese Giuseppe Ferrari e nel 1925 gli succedette Ermanno Marchesi che, a sua volta, nel 1938 dette le dimissioni per andare a insegnare al Conservatorio di musica di Parma. La Scuola di strumenti ad arco fu affidata allora a Filippo Alzetta (Montereale Cellina, 1891 - Guastalla, 1948), ma venne soppressa con la seconda guerra mondiale, sia per ragioni economiche, sia per la chiusura del teatro. Alzetta, pur essendo docente di archi, dopo la I guerra mondiale riorganizzò e diresse per qualche tempo il Corpo filarmonico cittadino nell'ex chiesa delle Cappuccine. La Scuola di strumenti a fiato e la banda dal 1925 furono dirette da Giuseppe Bonafini (Ceneselli, 1884 - Guastalla, 1964), detto per l'imponente mole fisica 'al maestron'. Insegnò fino al decesso, quando la scuola gli fu intitolata. Dopo la morte di Bonafini, la Scuola di strumenti a fiato rimase chiusa fino al 1965, quando fu nominato il mantovano Amadio Bartoli, che dette le dimissioni nel 1973. Gli subentrò Silvio Lamberti che, nella nuova sede dell'ex seminario, procedette a una modernizzazione della scuola, che venne divisa in due sezioni: quella di orientamento bandistico e, per i più giovani, di orientamento musicale. Venne costituito anche un coro civico. Nel 1979 il Lamberti, pur rimanendo alla direzione della scuola, affidò la cura del Corpo Filarmonico a Leonardo Tenca. Dopo la sua partenza nel 1984, banda e scuola sono stati diretti fino al 1996 dal Tenca.
BIBLIOGRAFIA: Ferretti; Joris Grossi. Sulla Filarmonica guastallese, in OER, pp. 217-225.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza