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Numero voci: 105.

Lazzari Aldo


  • direttore di coro
  • 10/05/1893
  • Parma
  • Milano
Studiò privatamente pianoforte con Brugnoli e composizione con Pizzetti e Zuelli, diplomandosi in pianoforte con il massimo dei voti al Conservatorio di Parma nel 1913. La guerra mondiale interruppe l'intrapresa carriera di pianista, che comunque proseguì quale solista e accompagnatore. In questa veste fece una tournée in Italia con il violinista russo Barzanscki. Nel 1924 fu nominato per concorso docente di teoria e solfeggio al Conservatorio di Parma, succedendo a Eraclio Gerbella. Per questo posto rinunciò a quello di pianoforte principale offertogli dal Liceo di Trento. Nel 1929 fu nominato insegnante della Scuola comunale di canto corale; nel 1930 fu tra i fondatori dell'Accademia di canto corale e nel 1932 dette vita alla Corale dei Cantori di Parma, che contò 80 elementi. Questa corale fu premiata dall'Accademia d'Italia e nel 1932 prese parte ai concerti diretti da Pizzetti al Teatro Regio di Parma, a Genova, Reggio Emilia, Rimini, Forlì e nel cortile del palazzo della Pilotta di Parma. Il repertorio spaziava dai canti antichi, ai madrigali, ai canti liturgici, alle arie popolari, al melodramma, trascritti dallo stesso maestro. Nel giu. 1934 fondò il Gruppo corale 'Eraclio Gerbella', formato da voci maschili ed emanazione dell'Opera Nazionale Dopolavoro di Parma: con questo partecipò nel mag. 1935 al concorso corale nazionale di Roma, classificandosi quarto su 28 concorrenti. Il concerto finale a cori riuniti ebbe luogo alla Basilica di Massenzio diretto da Mascagni alla presenza del Duce. Per autofinanziarsi la Corale aveva messo in vendita i biglietti di una lotteria "pro Corpo Corale". Nel 1937 prese anche la direzione del coro del Dopolavoro di Fidenza. Avendo aderito alla Repubblica Sociale e accettato una carica politica, dopo la Liberazione, pur essendo una persona mite che non aveva mai fatto nulla di male, fu perseguitato, minacciato di morte ed epurato dall'impiego. Riammesso in servizio nel 1949 e scagionato da qualsiasi addebito, si trasferì a Milano, dove proseguì a impartire in quel conservatorio il suo prezioso insegnamento.Nel 1926 curò la revisione del Trattato di teoria e solfeggio del Dacci; pubblicò: Abbellimenti musicali (Bo: Pizzi, 1927), una Raccolta di solfeggi parlati (Bo: Pizzi, 1927) e Sei canti popolari ridotti per coro a 4 voci (Bo: Pizzi, 1934). Con la casa Crisopoli di Parma: 20 solfeggi parlati; Teoria musicale e lettura ritmica; 30 esercizi di solfeggio cantato; 30 esercizi ritmici; Solfeggi parlati manoscritti; 60 solfeggi cantati, tutte opere largamente adottate dalle scuole di musica. Nel mag. 1937 compose una Ninna nanna dedicata al neonato Vittorio Emanuele, figlio dell'erede al trono.


BIBLIOGRAFIA: Alcari; Parma musicale, numero unico, 1932.

©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza