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Numero voci: 105.

Levi Giuseppina


  • contralto
  • 08/08/1848
  • Parma
Studiò dal 1864 al 1866 alla Regia Scuola di musica di Parma con Griffini, dopo di che si recò a Milano per un anno per perfezionarsi: Bettoli scrive con la Romanò, Ferrari con Sangiovanni. Debuttò a Riva del Garda nella stagione di primavera 1868 in Maria di Rohan e nella Linda di Chamounix di Donizetti come "Prima Donna Contralto Assoluta". Nella stagione di carnevale 1868-69 fu al Teatro Municipale di Reggio Emilia ancora nella Maria di Rohan e poi nei Capuleti e Montecchi di Bellini. Il Ferrari riporta che fu applaudita in molti teatri italiani e si recò per 3 anni all'estero. Nel 1875 fu al Teatro Verdi di Trieste nel Ballo in maschera e nei Promessi sposi di Ponchielli. Approdò al Teatro Regio di Parma nella primavera 1879 nello Stabat Mater di Rossini, che fu il primo (e ultimo) esperimento della Società Orchestrale e Corale di Mutuo Soccorso di Parma: sorprese il pubblico per la poderosa voce con i bassi "veramente fenomenali". Il concerto fu ripetuto con successo il 22 e 23 mar. a Reggio Emilia. Ritornò al Teatro Regio nella stagione di autunno dello stesso anno nelle Donne curiose di Usiglio, opera che ripeté al Teatro delle Muse di Ancona nello stesso autunno e al Sociale di Como assieme con altre (carnevale 1879-80) e al Politeama Genovese (1880). Pur senza aver raggiunto i maggiori teatri, la sua attività fu intensa e coronata da successo: nell'ago. 1881 fu al Teatro Casino dei Floridi di Livorno quale Azucena nel Trovatore, nel set. 1883 cantò al Teatro Salvini di Firenze nel Matrimonio segreto e nell'opera nuova di Achille Graffigna Il conte di Robinson: ottima l'esecuzione, l'opera un fiasco. Fu anche a Milano, Adria (Teatro Politeama, Jolanda di Villafiorita, set. 1882; Ebreo e Saffo, ago. 1884), Verona (Teatro Filarmonico, 1883-84), Genova (Teatro Paganini, 1886 e Politeama Genovese, 1887), Piacenza (Politeama Piacentino, 1888), ecc. Il Ferrari scrisse: "Possiede bella voce di contralto con bassi stupendi e, se per questa dote naturale poté sempre emergere, tributatale va lode imperocché fu dessa, cui seppe, collo studio, togliere alla voce la primitiva asprezza e piegarla ad ogni esigenza del canto così che un repertorio possiede ella oggi estesissimo".


BIBLIOGRAFIA: Adria; Bettòli; Bologna; Como; Fernandi/Non solo; Ferrari;Genova; Parma; Reggio Emilia; Salvarani; Trieste; G.N.Vetro. Le voci del Ducato, in G.Pr, 14 nov. 1982; Vladimiro Bertazzoni. Achille Graffigna. Mantova: Sometti, 1999, pp. 190-192; Venturini.

ultimo aggiornamento: 07/09/2009
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza