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Numero voci: 345.

Metallo Grammatio


  • compositore
  • 1540 circa
  • Parma
  • 1615 circa
  • Venezia
Elio Peruzzi nell'edizione moderna di 3 Ricercari (dai Ricercari a 2 voci per sonare, e cantare) (Padova: Zanibon, 1974) afferma che era nato a Bisaccia di Avellino, ma non dà prove di questa affermazione. Alla morte di Giorgio Mainerio, maestro di cappella ad Aquileia (4 mag. 1582), fece domanda al posto rimasto libero ma, pur avendo presentato nonnullos libros musicales sub suo nomine impressos et editos, venne prescelto Pandolfo Rappa da Mantova. Nel 1601 si trovava "nelle parti di Levante", ad Alessandria d'Egitto, come si legge nella dedica (senza data) a Marc'Antonio Viario nel Primo libro dei Mottetti a 3 voci, dove aggiunge "fui spogliato, stratiato, et assassinato e da Vostra Signoria Clariss. in molti modi fui favorito". Sappiamo anche così che in quell'anno era maestro di cappella in S. Marcuola. La sua opera più famosa furono i Ricercari a 2 voci per sonare, e cantare, della quale si videro un grande numero di ristampe. Romano Micheli, nella prefazione della Musica vaga e artificiosa (1615), scrisse di averlo incontrato a Venezia e che aveva 74 anni, cosa che è confermata sotto un suo ritratto che si trova nell'edizione dei Ricercari. Compose: Il secondo libro de canzoni a 3 e a 4 voci. Regolate et osservate con una maresca (Na, 1577); Villanelle alla Napolitana a 3 voci con una maresca (Ve, 1592); Canzoni alla francese per sonare, libro IV (Ve, 1594); Messe comodissime a 4 voci pari, libro VI (Ve, 1602); Il primo libro de motetti a 3 voci con una messa (Ve, ...); Magnificat a 4 et a 5 con le 4 antifone, hymno et un motetto con diversi canoni (Ve, 1603); Messe a 5 voci con 2 motetti con il basso per sonar nell'organo (Ve, 1610); Motetti a 5 voci con un magnif. a 10 et il basso per sonar nell'organo, op. 18 (Ve, 1610); Motetti per tutte le solennità dell'anno divisi in doi parte a 4 voci con una Regina Coeli a 8 voci, Prima parte, op. 19; seconda parte, op. 20 (Ve, 1610); Messa, motetti et un magnificat a 5 voci con un altro magnificat et motetti a 6 et un circolo musicale, op. 21 (Ve, 1611); Motetti, magnificat et madrigali spirituali a 3 voci. Et nel fine 2 mot. all'antica moderna et licentiosi quali tutti si possono cantare a 1, 2 et 3 voci con il suo basso per l'organo, Libro terzo, op. 25 (Ve, 1613); Epistola, introiti, offertorii, passii, improperii, et messa a 4 per la Settimana Santa, op. 24 (Ve, 1613); Ricercari a 2 voci per sonare, et cantare (Ve, 1614). Altre composizioni si trovano: nel Libro I delle villanelle a 3 voci di Domenico Montenegro; un Canone nell'opera di Gerone (1613); ms: Sanctus Dominus, motetto in canone a 2, 4 voci; un Canone a 3. Iconografia: Ritratto intagliato in legno in Epistola (Ve, 1613), in cui si dice avere anni LXXIV; nell'edizione dei Ricercari (Ve: Amadino, 1614), ripreso anche nell'edizione del Peruzzi. Un quadro che lo effigiava faceva parte della raccolta di padre Martini di Bologna.


BIBLIOGRAFIA: Pelicelli; G. Vale. Vita musicale nelle chiese della metropoli di Aquileia, in "Note d'archivio per la storia musicale", 1932, p. 210; La quadreria e la biblioteca di padre Martini. Bo: Nuova Alfa Editoriale, 1984, p. 39.

©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza