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Numero voci: 345.

Musini Giuseppe


  • violinista
  • 27/09/1875
  • Parma
  • 19/03/1960
  • Parma
Studiò da esterno al Conservatorio di musica di Parma, frequentando la classe di violino di Lodovico Mantovani. L'insegnante di armonia, Pio Ferrari, dubitava che fosse lui l'autore dei compiti che gli assegnava ma, dopo un controllo in sua presenza, lo invitò a iscriversi a composizione. Ferrari, però, morì quell'estate e Musini lasciò cadere il suggerimento. Si diplomò in violino nel 1897. Violinista dalla cavata eccezionale, intonazione perfetta, abilità virtuosistica di grande rilievo, aveva un difetto: in presenza del pubblico non riusciva a suonare da solo. In considerazione delle sue doti, all'esame di diploma gli fu concesso in via eccezionale (lo riportiamo in quanto fu un caso unico per il Conservatorio di Parma) di suonare dalla balconata dell'organo della Steccata, mentre la commissione e il pubblico lo ascoltavano dalle panche della chiesa. Lo stesso anno del diploma, come prima scrittura si recò in Spagna e Portogallo, successivamente girò tutta l'Europa suonando con Toscanini e Richard Strauss. In Portogallo si esibì in quartetto con Umberto Ferrari davanti al re che li fregiò di un ordine cavalleresco. Nel secondo anno della costituzione dell'orchestra di S. Cecilia di Roma, fu invitato a farne parte con la retribuzioni di violino di spalla e vi rimase fino alla I guerra mondiale, quando fu arruolato come territoriale, suonando la grancassa nella banda militare diretta dal maestro Gaudino. All'epoca di Caporetto in un caffè di Parma venne a colluttazione con alcuni individui che dileggiavano l'esercito: li malmenò, ma riportò la rottura di un dito della mano sinistra: medicato male, il dito rimase anchilosato e non poté più suonare. Alla fine degli anni 20 diventò il maestro della banda di Borgotaro, dove istituì anche una scuola d'archi e impartiva lezioni di pianoforte. Passò poi a Bedonia, dove rimase fino al 1935. Dal 1945 fu l'organista della chiesa di S. Vitale a Parma. Compose: Leongrino, melodramma ochico, eroico-comico, romantico, acquirinoso, su libretto parodia del Lohengrin dell'avv. Arturo Scotti (libretto Pr: Zafferri, 1903), rappresentato al Teatro Regio di Parma in occasione delle feste goliardiche 1903; Vivien, operetta, (Mi: Sonzogno, 1916); Miss Muriel, operetta (rappresentata in Egitto, 1922); Lui, Lei, Loro, operetta (rappresentata a Biella); un poema sinfonico (smarrito); 7 messe (abbiamo trovato: 29 apr. 1907, chiesa di S. Bartolomeo a Parma: Messa per coro e orchestra, diretta da don Gialdini; 7 sett. 1923: chiesa di Pannocchia: Messa a 3 v. Corale Euterpe diretta da Annibale Pizzarelli); musica da camera; 100 valzer dedicati ognuno a una città italiana (abbiamo visto il I vol. con 20 valzer: Roma: Editoriale Musicale Italiana, 1930).
(Notizie in parte fornite dal figlio).
ultimo aggiornamento: 07/12/2005
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza