Iniziò a cantare durante la guerra con il maestro Milan, che si recava a Mezzani a insegnare musica nella parrocchia in cambio di farina. Il 15 ago. 1944 per la sagra il maestro compose un pezzo corale in cui c'era anche un assolo di un certo effetto e questo fu il suo debutto. Erano presenti diversi sfollati da Parma e uno di questi volle farla udire dal maestro Pizzarelli, che l'accettò come allieva di canto. Nel 1950 vinse il concorso ENAL di Bologna e nel 1951 debuttò al Teatro Nuovo di Milano come Ulrica nel Ballo in maschera. L'anno dopo entrò nella scuola di perfezionamento per giovani cantanti lirici alla Scala e come saggio eseguì il Gianni Schicchi. Nell'ott. 1953 cantò con l'allestimento scaligero a Como nell'Italiana a Londra al III Festival Lariano. In quel tempo cominciò l'amicizia con la famiglia Toscanini, che, durò oltre la morte del maestro, con le figlie. Nel 1954 cantò al Teatro Augustus di Genova (Madama Butterfly e Cavalleria rusticana) e al Teatro Sociale di Mantova (Madama Butterfly); in questo teatro ritornò nel 1958, nel 1959 (Falstaff), nel 1960 (Otello, Madama Butterfly); fu poi a Trieste e per 5 stagioni al Teatro Regio di Parma (dal 1955 al 1960). Nel 1960 (era segretaria della famiglia Toscanini e abitava nella casa di via Durini 20 a Milano) fece l'audizione per entrare nel coro della Scala, dove rimase fino al 1983, anno in cui fu collocata in pensione. Fece ancora un anno nel coro della RAI di Milano, poi si ritirò. Wally Toscanin l'ha definita "la cantante più intelligente che io conosca".