Attivo a Parma come campanaro e orologiaio comunale, nel 1502 fornì la campana maggiore della torre della chiesa del Carmine. Nel 1508 il Consiglio degli Anziani approvò il suo progetto della grande torre della città nella quale, oltre alla Madonna, S. Giuseppe, i tre Magi, "ge va uno angelo, che asenderà, quando vorà sonare le hore, et sonarà la trombeta et sonarà il campanino". La nuova torre fu inaugurata il 18 mag. 1510. Nel 1516 fuse la campana della chiesa di S. Maria dei Servi e nel giu. 1520 fece il contratto con la chiesa di S. Giovanni per la fornitura di una campana grossa: terminata che fu, non soddisfece però i monaci, che la trovarono meno sonora della vecchia spezzata che era stata rifusa. Ne nacque una questione portata davanti al vicario vescovile, tribunale competente per le questioni inerenti la chiesa: e nel 1521 fu condannato a effettuare una nuova fusione.