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Numero voci: 284.

Pavesi Negri Corrado


  • maestro di canto
  • 15/05/1843
  • Piacenza
  • 02/01/1920
  • Piacenza
Studiò a Lucca, nel 1866 prese la laurea in giurisprudenza all'Università di Parma e si recò a combattere nella III guerra di indipendenza. Conoscitore di diverse lingue, ebbe i mezzi per viaggiare per l'Europa, fermandosi a lungo in Inghilterra. A Monaco conobbe Wagner, a Parigi Rossini, Mayerbeer e Gounod che nel 1872 musicò la sua lirica Perché piangi? Studiò musica e canto con Giovanni Quacquerini, Giovanni Rossi, Amilcare Ponchielli e nel 1877 fu ascritto all'Accademia Filarmonica di Bologna nella classe dei maestri compositori. Aveva infatti scritto parole e musica di diverse liriche (edite anche da Ricordi e da Sonzogno), che lo avevano fatto conoscere come compositore fine e originale. Scrittore forbito, collaborò con riviste letterarie e musicali e fu il corrispondente artistico della Perseveranza di Milano: nel 1872 pubblicò la biografia della cantante Rosmunda Pisaroni. Stabilitosi a Firenze, dove risiedette 36 anni, si dedicò all'insegnamento del canto, dando vita a una scuola tra le più ricercate e dalla quale uscirono tra gli altri Italo Cristalli, Angelo Masini, Amedeo Bassi, Enrico Ventura, Nunzio Rapisardi. Egli stesso aveva una buona voce da baritono e dette alcuni concerti. Negli Studi di musicologia piacentina il De Giovanni riporta che studiò in modo particolare "il carattere speciale dell'organo vocale, la sua struttura, l'importanza della respirazione, il meccanismo della produzione della voce. Curò l'effetto, il colorito, istillò il buon gusto, l'arte del fraseggiare, del recitativo; seppe infondere sentimento e commozione". Ritornato a Piacenza, collaborò allo sviluppo del Liceo musicale comunale, del quale fu membro della commissione di vigilanza e, quando morì, lasciò all'Istituto la sua biblioteca. La Libertà del 26 mar. 1920 riporta un elenco di composizioni: La musica più bella, scherzo; Maria, duettino per s e t; Vorrei trovare, per canto e pf; Orazione domenicale dantesca, per bs, br o contralto con acc di vl e pf; Canto delle Parche, per s, ms e contralto; Sant'Ermolao, scherzo musicale; Il prigioniero che resta al prigioniero che esce, romanza acc di vl; Oh dolce notte! duetto per s e t; Tradita, romanza per contralto o br; Mia madre, romanza per t; Pater noster, per br o ms; In morte di mia madre, elegia per t e pf; Il risorgimento, duetto per s e t; La capricciosa, valzer cantabile; Ballata antica, per contralto e coro di s; La fidanzata del soldato; Notturno, barcarola a 2 v; Mi disse un marinar, barcarola per ms o br; Le soir, per ms o br; Vendemmia, duetto popolare in tempo di valzer; Inno a S. Biagio, a 3 v maschili.
BIBLIOGRAGIA: Spezzaferri; Il marchese C.P-N, in Libertà, 26 mar. 1920; Il marchese C.P, in B.S.Pc, XV(1920), pp. 86-88; Ettore De Giovanni. Una romanza di Alfredo Catalani dedicata al marchese Pavesi, in La Scure, 30 gen. 1926.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza