Non si hanno notizie sulla esatta data di nascita né sui primi studi. Il 5 dic. 1541 si recò a Venezia per frequentare la scuola di Adriano Willaert. Autore di più di 20 composizioni letterarie edite, divenne famoso prima come scrittore e in un secondo tempo come musicista. Intorno al 1546 soggiornò a Firenze presso il musicista Francesco Corteccia, nel 1548 fu a Urbino e Ferrara, nel 1549 a Brescia dal padre, tra il 1550 e il 1551 si mosse tra Padova e Verona. Nel 1548 sposò certa Diana, che egli stesso definì nelle Lettere familiari "giovane più bella che onesta". Nel 1551, a seguito di concorso, venne nominato titolare del I organo della basilica di S. Marco. Di temperamento scapigliato, si trovò a suo agio in una Venezia dall'intensa vita culturale e artistica ed ebbe modo di aderire alle accademie pubbliche: vero personaggio, fu ospite del duca di Urbino, di Anna d'Este a Ferrara, dei signori delle maggiori città dell'Italia settentrionale. Il posto di organista a S. Marco, con la sicurezza economica fornitagli dalla paga di 80 ducati all'anno, gli conferì anche notorietà, onori e amicizie altolocate. Tenne quel posto fino al decesso, e gli succedette Claudio Merulo. Morì, come dicevano i romanzetti popolari dell'800, "bruciato dai 34 anni di un'esistenza turbinosa e intensa". Compositore di intermezzi, suonatore, la sua produzione fu incentrata sui madrigali, nei quali si attenne ai modelli della scuola veneziana, di cui il suo maestro fu una delle voci più elevate. Compose anche musica "per organo et altri strumenti", di cui sono rimasti pochi esempi. Scrisse: Madrigali a 5 voci di Girolamo Parabosco discipulo di M. Adriano novamente da lui composti et posti in luce. A 5 voci. (In Venetia: appresso di Antonio Gardano, 1546). Altre composizioni si trovano incluse in: Costantino Festa, Il primo libro de madrigali... (Ve: Gardano); M. Antonfrancesco Doni. Dialogo della musica (Ve: Scotto, 1544); Nova musica accomodata per cantar et sonar sopra organi; et altri strumenti, composta per diversi eccellentissimi musici (Ve: Pozzo); Il primo libro a 2 voci de diversi autori nuovamente stampato et con ogni diligentia corretto (Ve: Gardano, 1543).