Figlio di Domenico, era sacerdote. Nel 1733 succedette al padre nella manutenzione dell'organo della Staccata e nel 1732 lavorò allo strumento dell'oratorio di S. Maria delle Grazie di Parma, città nella quale nel 1736 costruì quello per la chiesa di S. Michele dell'Arco e nel 1747 quello dell'oratorio di S. Agostino che fu poi trasferito nella chiesa di Ognissanti. Questo strumento denota un notevole livello qualitativo e la cura fin nei minimi particolari, mentre dallo stile risaltano influssi delle scuole reggiano-modenese e lombarda: fu acquistato nel 1813 per sole 500 lire dalla chiesa di S. Agostino (è stato oggetto di radicale restauro nel 1982). Il Mischiati attribuisce a lui l'organo della parrocchia di Monticelli Terme, giunto qui nel 1812, si ignora da dove. Una delle ultime commissioni fu il grande organo della chiesa di S. Rocco, ultimato nel 1754. Altri strumenti attribuiti a lui o ad altri membri della famiglia si trovano a S. Andrea in Parma; nell'oratorio della Rocca Sanvitale di Fontanellato, a Mulazzano.