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Parma. La cappella della Cattedrale


Già nel sec. XI funzionava nella cattedrale di Parma una scuola dove erano accolti «coloro che già bene ammaestrati di leggere e pronunciare con esattezza il latino studiavano il canto e servivano la chiesa salmeggiando e cantando. Costoro, detti clerici chori, in tempo più antico erano chiamati confessores». Il loro maestro era in sacerdotio constitutus et musica excellenter eruditus.Fra Salimbene scrive che nel 1233, anno di pace, «si facevano feste nelle chiese e sulle piazze: e non sapevano intermettere le laudi», prime origini recitate e cantate delle stanze di carattere religioso in veste poetica volgare. Da queste laudi cantate, per trasformazioni successive, nacque la forma drammatica delle sacre rappresentazioni che, nell’Ordinarium Ecclesiae Parmensis vengono indicate semplicemente come ‘rappresentazioni’: quei ‘misteri’ rudimentali nella forma e nella condotta che caratterizzarono i primordi della musica, e dei quali erano esecutori soltanto gli uomini e i giovinetti. Ai canti liturgici, che normalmente accompagnavano le funzioni, si inframmezzavano strofe e canti in lingua volgare, linguaggio più accessibile al sentire del popolo. A Parma il teatro delle sacre rappresentazioni in principio fu la cattedrale, per portarsi poi sul sagrato.Le cronache ricordano alcune di queste funzioni: il Pezzana descrive le feste del 15 gen. 1414 per l’elezione di Andrea di Sicilia a rettore dello Studium: musiche, danze e la sacra rappresentazione in duomo de I tre re, la prima di cui si trova menzione. Lo stesso scrive che 3 anni dopo, il 25 mar. 1417, si fece nella stessa chiesa una rappresentazione per celebrare la festa dell’Annunciazione: venne eseguita la Repraesentatio Virginis Mariae cum prophetis et aliis solemnitatibus opportunis. Un angelo scendeva dalla volta della chiesa e la funzione assumeva così il carattere di spettacolo drammatico rappresentativo. Per la pasqua, poi, 2 guardacori e 2 cantori recitavano la visita al sepolcro, che si concludeva con l’annunzio «Dominus resurrexit», cui faceva seguito un Te Deum e il canto del mattutino: «Quo finito pulsatur Bajonus pro missa populi». Il martedì di pasqua del 1481 venne recitato su di un palco in piazza del duomo la Rappresentazione di Abramo e Isacco, spettacolo cui intervenne quasi tutta la città. Intorno al 1480 il vescovo Sagramoro de Sagramori ordinò che 30 chierici - chiamati camilli - fossero istruiti in seminario nella grammatica e nella musica «in servizio de’ sacerdoti che celebravano i divini uffizi. Furono deputati a dare loro tale istruzione Arcangelo e Alessio fratelli Spaggi parmigiani sacerdoti di tali materie peritissimi». (L.P. Effemeridi storiche di Parma, in “La Luce”, 1 lug. 1883). La cattedrale ospitò sempre buoni musicisti italiani e stranieri, ma si deve giungere al 4 nov. 1564 perché fosse ufficialmente eretta la cappella: era composta da un maestro, dall’organista, da un insegnante di canto dei chierici, da strumentisti e cantori, alcuni dei quali erano sacerdoti, altri seminaristi. Le musiche in programma erano il canto gregoriano o polifonico con o senza accompagnamento strumentale e nelle maggiori solennità o in occasioni straordinarie (visite di sovrani esteri, ingresso di un nuovo vescovo, ecc.) erano chiamati di rinforzo artisti della Cappella di Corte o della Steccata. Tra i nomi dei musicisti che lavorarono per questa cappella, basta ricordare quelli di Guglielmo Dillen, Giacinto Merulo, Marco Marazzoli. La cattedrale ospita le ceneri di Cipriano De Rore e Claudio Merulo.Dai primi del Settecento, per ragioni di bilancio, rimase stipendiato stabilmente soltanto l’organista mentre, in caso di necessità, venivano assunti un maestro di cappella, cantori e strumentisti.I maestridi cappella che si succedettero furono:1564-1566 Giovanni Dolci1566-1580 Pietro Paolo Ragazzoni1580- ... Marco Oliva1589-1593 Pietro Paolo Vercelli1591 Giulio Benedetti (supplente)1592-1595 Pietro Ponzio1593 Paolo Ferrari1594 Giulio Benedetti (supplente)1601-1627 Guglielmo Dillen1627-1630 Vincenzo Bonizzi1634-1637 Giovan Battista Chinelli1637-1651 Simpliciano Olivo1651-1652 Giovan Battista Grossi(anche organista)1652-1659 Giovan Battista Chinelli1660-1664 Simpliciano Olivo1664-1677 Giovan Battista Chinelli1677-1691 Giorgio Martinelli1691-1713 Giuseppe Capelli (supplente)1700-1713 Giovanni Maria Capelli1713-1726 Giovanni Maria Capelli1726-1738 Lucio Ginocchio1739-1777 Giuseppe Ginocchio
1778-1805 Antonio Toscani
ultimo aggiornamento: 07/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza