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Parma, I cori e le società corali


Se togliamo l’accennoche è stato fatto a proposito della Reale Scuola de’ Cantantinella seconda metà del XVIII sec, non siamo a conoscenza diparticolari istituzioni per la cura e preparazione dei cori delteatro, e la prima notizia la desumiamo dai brevi cenni biografici diFerdinando Orlandi stilati dal Dacci: «Il bravo maestro istituì unaScuola di Canto Corale, approvata poscia da Sua Maestà il 7 marzo1836; Scuola che, quantunque durasse non più di un anno, apportòrisultati di qualche utilità, mercé le lezioni gratuite che ilsullodato benemerito Maestro impartiva ai coristi del Ducale Teatro».Il regolamento del Teatro Ducale del 27 mag. 1829, che assimilava icoristi ai figuranti e alle comparse, prevedeva che il coro sarebbestato composto da un «corpo» di non meno di 12 elementi, cheavrebbero avuto un «capo per dirigerli ed istruirli nel canto enell’azione». Il numero degli appartenenti al corpo andòaumentando ed era fatto obbligo agli impresari di avvalersi dellaloro opera e di retribuirli giornalmente in ragione di lire 1,50nella stagione di carnevale e 1,20 in quella di primavera dal giornodella prima prova all’ultima sera di rappresentazione. Il maestroaveva diritto a una mercede doppia.
Nel 1883 i coristi siriunirono in una Società di Mutuo Soccorso, ma il tentativo ebbebreve durata.
ultimo aggiornamento: 08/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza