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Parma, L'anfiteatro romano


Nel lug. 1846, durante gli scavi presso il collegio Maria Luigia e le mura della città, fu scoperto un anfiteatro, i cui elementi mancanti furono ritrovati in altri lavori del 1933. Sorgeva in una zona paludosa e parte delle fondamenta poggiavano su palafitte. Il muro venuto alla luce era quello esterno e, parallelo a questo, ve n'era un altro dal quale partivano altri muri convergenti. Il diametro maggiore dell'asse dell'ellisse è di 155 metri, quello minore 117. Forse fu costruito dalle famiglie patrizie Munazia, Pollia e Cassia, residenti nella città, mentre l'Affò nella Storia di Parma (I, p. 36) ipotizza che potesse essere stato costruito da Giulio Cesare, afferma che nel 554 era ancora frequentato (p. 107) e che venne distrutto dagli Eruli (p. 109). Non si hanno notizie degli spettacoli. La rivista Pr.A (1996, I, fig. 31) pubblica un disegno ad inchiostro acquerellato che ricostruisce idealmente l'"Anfiteatro, che era a Parma ivi eretto nel tempo di Vespasiano", con un contorno di strumenti musicali a fiato in uso nell'esercito romano (A.S.Pr, Teatri e spettacoli farnesiani, p. 2, Edifici teatri e varie, sottofasc. 9). Nel medioevo gli spettacoli non compaiono nelle cronache che, per lo più, sono dedicate agli eventi naturali, ai fatti d'arme e di religione. Da quanto ci è dato sapere, soltanto più avanti si trova qualche notizia di sacre rappresentazioni dentro la cattedrale (I tre re, 1414, L'Annunziata, 1417) e sul sagrato (Abramo e Isacco, 1481). Intorno al 1500 si ha notizia di un'arena appena fuori dalle mura, nel luogo dove poi sorse il recinto degli Eremitani, mentre una struttura effimera in legno era stata costruita nella piazza Grande presso la famosa torre del Comune, dove i "comici dell'arte" tenevano i loro spettacoli. Il 26 gen. 1606 la torre crollò, ma il teatro non fu distrutto completamente: quel giorno vi recitava la compagnia del comico Nicolò Barbieri, detto Beltrame, che restò incolume.
BIBLIOGRAFIA: Francesco Bartoli. Notizie storiche di comici italiani che fiorirono interno all'anno 1500. Padova: Consatti, 1782, v. I, p. 10.
ultimo aggiornamento: 10/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza