- Parma
Gli spazi teatrali- Parma, Auditorium Paganini
- Parma, Europa Teatri (via Oradour 14)
- Parma, I teatri in abitazioni private
- Parma. I teatrini nei collegi minori
- Parma, I Teatrini nel Palazzo Reale
- Parma. Il Caffè-Concerto Gainotti
- Parma, Il Nuovo Anfiteatro
- Parma, Il Nuovo Teatro Ducale, poi Regio
- Parma, Il Piccolo Teatro di Corte
- Parma, Il Teatrino dei Crociferi
- Parma, Il Teatrino di S. Maria in Taschieri
- Parma, Il Teatro all''aperto Giuseppe Verdi
- Parma, Il Teatro Bergonzi poi di S Giovanni
- Parma, Il Teatro boschereccio
- Parma, Il Teatro Campanini
- Parma, Il Teatro dei Molini Bassi
- Parma, Il Teatro Dell'' Opera Nazionale Dopolavoro, poi Teatro Due
- Parma, Il Teatro della Peschiera
- Parma, Il Teatro della Racchetta, poi Sanvitale
- Parma, Il Teatro delle Serate Parigine
- Parma, Il Teatro Diurno
- Parma, Il Teatro Ducale (XIX sec.)
- Parma, Il Teatro Ducale (XVII sec.)
- Parma, Il Teatro Eden, poi Gambrinus
- Parma, Il Teatro Farnese
- Parma, Il Teatro in strada S Croce
- Parma, Il Teatro Inferiore di S Pietro Martire
- Parma. Il Teatro Iris
- Parma, Il Teatro nella Casa del Balilla
- Parma, Il Teatro Reinach, poi Paganini
- Parma, Il teatro romano
- Parma, Il Teatro Trento
- Parma, L'anfiteatro nel Parco Ducale
- Parma, L'anfiteatro romano
- Parma, L''Arena Nazionale
- Parma, Lenz Teatro (via Pasubio 3)
- Parma, Palacassa (Quartiere fieristico)
- Parma, Teatro Cinghio (largo 8 Marzo)
- Parma, Teatro La Pedana
- Parma, Teatro Pezzani
- Parma, Theatro (vicolo Asdente 9)
I cori e le società corali- Parma, Ars Canto, Coro voci bianche ‘Giuseppe Verdi’.
- Parma, I cori e le società corali
- Parma, Il Coro CAI ''Mariotti''
- Parma, Il coro del convitto di S.Cecilia
- Parma. Il Coro della Cappella musicale S. Pietro d’Alcantara
- Parma, Il coro dell''orfanotrofio Vittorio Emanuele
- PArma, Il Coro Dolci Armonie
- Parma, Il Coro Filarmonico di Parma
- Parma, Il Coro ''Ildebrando Pizzetti''
- Parma. Il Coro ''Monte Orsaro''
- Parma, Il Coro ‘Montecastello di Parma’
- Parma, Il Gruppo Corale dell'' Opera Nazionale Dopolavoro
- Parma, La Centuria Corale della Gioventu'' Italiana del Littorio
- Parma. La Cooperativa Artisti del Coro
- Parma, La Corale ''Astra''
- Parma, La Corale ''Città di Parma''
- Parma, La Corale Filippo Corridoni
- Parma, La Corale ''Voci di Parma''
- Parma, La Schola Cantorum
- Parma, La Scuola corale del Teatro Regio
- Parma, La Scuola Corale ''G. Rossini'' E La Corale ''Pier Luigi da Palestrina''
- Parma, La Società Parmense per l’istruzione gratuita di canto corale e il Ricreatorio Garibaldi.
- Parma, L''Accademia Parmense di Canto Corale e la Corale ''Cantori di Parma''
- Parma, Le Corali Verdi ed Euterpe
Istituti, archivi e biblioteche
La musica a corte e nei teatri
La musica in chiesa
Le Istituzioni scolastiche- Parma, Collegio dei Nobili
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- Parma, Convitto Maria Luigia
- Parma, Il Conservatorio di musica
- Parma, La Casa di Provvidenza
- Parma, La Reale Scuola De'' Cantanti
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Le accademie e società musicali- Parma, Il Gruppo Universitario Musicale
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- Parma, La Società Pro Parma
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- Parma, La Societa'' dei Concerti del Conservatorio
- Parma, La Società dei divertimenti d’Oltretorrente
- Parma, La Societa'' del Quartetto
- Parma, La Societa'' Filo-Musico-Drammatica
- Parma, La Societa'' Parmense di Ballo
- Parma, L''Accademia de'' Dilettanti Di Musica
- Parma, L''Accademia degli Amorevoli
- Parma, L''Accademia degli Innominati
- Parma, L''Accademia dei Pellegrini
- Parma, L'Accademia dell'Arcadia
- Parma, L''Accademia Filarmonica
- Parma, L''Associazione dei Musicologi Italiani
Le bande musicali- Parma, Gli ultimi anni del Ducato
- Parma, I trombetti e i piffari
- Parma, Il Concerto Musicale della Societa dei Reduci delle Patrie Battaglie
- Parma, Il Gruppo Bandistico dell''Opera Nazionale Dopolavoro
- Parma, La banda del Dopolavoro Filippo Corridoni
- Parma, La banda del ricreatorio S. Benedetto
- Parma, La banda del riformatorio Lambruschini
- Parma, La Banda della Guardia Nazionale e la Banda Civica
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- Parma, La banda Giuseppe Verdi
- Parma, La Fanfara dei Giovani Fascisti del Comando Federale di Parma
- Parma, La fanfara del Lento Club Ciclistico
- Parma, La fanfara dell''orfanotrofio maschile Vittorio Emanuele
- Parma, La musica dell''LXXX Legione Walter Branchi
- Parma, L''Accademia Filarmonica del Casino Billiardo
- Parma, Le bande militari del Regio Esercito di stanza a Parma
- Parma, Le musiche militari dai Borbone a Napoleone
- Parma, Le musiche militari farnesiane
Le orchestre
Organi
Teatri- Parma, I cori e le societa corali
- Parma, I Teatrini nelle case Giandemaria
- Parma, Il periodo napoleonico
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- Parma, Il Teatrino nel palazzo dei conti Borri
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- Parma, Il Teatrino nella villa dei conti Terzi
- Parma, Il Teatrino nella villa Petitot
- Parma, Il Teatrino nella villa Scotti
- Parma, Il Teatro dei Salesiani
- Parma, La corte dei Borbone
- Parma, La sala della musica nel palazzo Sanvitale
- Parma, La Societa' Parmense Per L'Insegnamento Gratuito del Canto Corale
- Parma, L'Archivio Storico del Teatro Regio
- Parma, L'Opera Lirica Nell'Eta' Farnesiana
Varie
Come abbiamo detto, alla corte farnesiana esistevano delle formazioni di musicisti stipendiati dalla corte, ma si può cominciare a parlare di orchestra a Parma soltanto dalla metà del XVIII sec, quando giunse a servizio del duca Jacques Simon Mangot, che il 22 gen. 1757 fu nominato direttore del Reale Concerto di Camera, responsabile per la musica teatrale e ispettore ai teatri. Tra le mansioni gli fu attribuita poi quella di dirigere (dal 1766 al 1791) la Cappella degli Infanti.
Fallita la riforma del teatro, Dutillot volle imporre un'altra delle sue riforme anche per liberarsi delle persone adesso poco gradite: licenziò i violinisti Hugues-Philippe Serrière e Pierre La Houssaye, accampando la loro "condotta scandalosa", e tagliò gli stipendi a un grande numero di dipendenti. La paga di Carlo Ferrari, ad esempio, da 14.000 lire annue fu portata a 10.000, la pensione del liutaio Giovanni Battista Guadagnini a 1.200 lire (come quella del calzolaio e del portiere del palazzo reale). Con decreto 6 apr. 1766 (con decorrenza 1 apr.) anche Tommaso Traetta fu sollevato dall'incarico di maesttro della Reale Cappella (A.S.Pr.
Computisteria Borbonica, b.1337). Lasciò il Ducato e si trasferì a Venezia come direttore del Conservatorio delle Donzelle. A seguito di uno dei decreti di riforma, l'organico dei professori della Reale Orchestra stipendiati annualmente ricevette il seguente ordinamento: un maestro di cappella e un primo violino (6.000 lire cadauno), un primo dei secondi violini (4.000), due altri violini (3.600 cadauno), prima viola (3.600), seconda viola (2.400),primo violoncello (5.000), secondo violoncello (3.600), primo contrabbasso (4.000), secondo contrabbasso (3.000),primo oboe(5.000), secondo oboe (3.600), un accordatore de'cembali (2.000), un copista custode dell'archivio della musica (2.000). Gli altri professori occorrenti nella verie occasioni, sarebbero stati retribuiti a prestazione.Furono poi previsti (A.S.Pr,
Decreti e Rescritti, 1766) per S.A.R. un maestro di ballo (8.000 lire annue) e un suonatore di violino per il ballo (2.400); per i reali principi un maestro di ballo (8.000) e un suonatore di violino per il ballo (2.400) e,infine,per la Regia Accademia dei Paggi un maestro di ballo (4.000) e il realtivo suonatore di violino (1.200).
Nel 1773 fu preposto alla musica strumentale il riminese Angelo Morigi, con un'orchestra che poteva vantare strumentisti quali Ferdinando Simonis (viola), Antonio Berthomieux (violino), Francesco Hiserich (contrabbasso). Questi facevano parte sia del predetto Reale Concerto di Camera che, per le opere, dell'orchestra del Teatro Ducale, come pure delle cappelle della Steccata e della cattedrale, nonché della Reale Accademia di musica, fondata nel 1783. Gli strumentisti dipendenti dal Governo a stipendio erano 8: avevano l'obbligo, oltre alle suddette prestazioni musicali, di dare lezioni gratuite a 4 giovanetti poveri particolarmente dotati, che venivano loro assegnati per un tirocinio quadriennale. Il fare parte della Reale Orchestra e del Concerto conferiva una posizione assai ambita: un decreto del 3 gen. 1778 ne fissò le norme per l'ammissione: "Non sarà permesso ad alcuno di far parte dei detta Orchestra senza prima aver dato saggio d'abilità tanto nella musica che nel maneggio dell'Istromento". Gli assegni relativi a questi professori erano stati fissati con decreto 11 nov. 1776 e la tranquillità economica era altresì assicurata con una pensione in caso di invalidità e vecchiaia, e per i superstiti in caso di decesso. Un decreto del 17 ott. 1781 prevedeva che alla vedova spettasse un terzo del soldo del marito, cifra che, per Reale Rescritto, in casi particolari poteva giungere anche all'intero importo. Oltre a questi professori "proprietari", di ruolo, retribuiti con stipendio fisso, erano previsti i "soprannumerari" che, anche se pagati a prestazione, acquisivano questa qualifica dietro esame; vi erano infine gli altri professori residenti nella città.
ultimo aggiornamento: 08/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza