Finito il Ducato e sciolte le bande militari, fu costituita una banda della Guardia Nazionale di Parma, al cui comando fu posto Pietro Ruggeri. Dal I gen. 1875 il sindaco, marchese Guido Dalla Rosa, fondò una banda composta da 55 elementi a carico del Comune, che assorbì i componenti di quella della Guardia Nazionale, e che fu diretta fino al 1886 da Domizio Zanichelli e dal 1887 al 1910 da Luigi Fontana (Bologna, 1856- Parma, 1918), che portò il complesso ad essere uno dei migliori d'Italia. I 'venerdì' del Fontana in piazza Grande, anche con l'esecuzione delle Sinfonie di Beethoven, erano memorabili. Nel 1901 gli strumentisti della banda civica si costituirono in società di mutuo soccorso Ferdinando Paër, sia per assicurarsi un'assistenza, che per procurarsi lavoro oltre a quello del Comune. Con la seduta del 25 giu. 1911 il Consiglio Comunale decise lo scioglimento della banda cittadina. Annessa a queste bande vi fu una Scuola di strumenti a fiato: fondata il I gen. 1860, fu diretta dalla fondazione al 30 giu. 1886 (data dello scioglimento per restrizioni nel bilancio comunale) da Domizio Zanichelli ed ebbe per insegnanti, oltre allo Zanichelli (tromba e corno), Virginio Ferrari (clarinetto), Pier Antonio Zanardi (trombone e affini) e come sottomaestri Luigi Conti (clarinetto), Primo Bassetti (tromba), Pio Carlo Nevi (solfeggio e trombone), Donnino Delfrate (bombardone). Ricostituita il I set. 1887, ebbe come direttore e maestro di solfeggio Luigi Fontana, e Mario Marchesi (clarinetto), Enrico Martinelli, poi Riccardo Cantoni, Alfredo Sichel (tromba e corno), Enrico Carreras (trombone e congeneri). La Scuola, che rimase aperta fino al 1910, fu di supporto alla banda e diverse decine di allievi che terminarono il corso entrarono in orchestre di teatri e in bande civili e militari come prime parti.