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Piacenza, Il Teatro Nuovo Del Palazzo Gotico


Considerato il successo della Finta pazza, non essendo la città dotata di un teatro elegante, Odoardo Farnese dette l'incarico all'architetto Cristoforo Rangoni di costruirne uno in un salone del Palazzo Pubblico, il Gotico. Costruito in legno, era dipinto a finto marmo con ornati architettonici, figure e stucchi in oro; la platea era circondata da 4 ordini di palchi, il proscenio presentava 4 colonne corinzie tra le quali erano raffigurate la Pace e la Virtù, con seduti accanto Apollo e Pallade. A differenza delle Saline, questo Teatro aveva una funzione decorativa, celebrativa e, per questa sua natura, era per lo più escluso al popolo. Chiamato Nuovo, fu inaugurato la sera del 17 mag. 1646 alla presenza del duca di Modena e di nobili forestieri con l'opera di Simpliciano Olivo Il ratto di Elena, dal dramma di Bernardo Morando, pubblicato per l'occasione con la descrizione anche del teatro (Pc: presso Gio. Antonio Ardizzoni). Furono rappresentati anche vari balletti e le cronache riportano della "presenza dei musici forastieri, [delle] macchine, cosa veramente magnifica". Il 15 apr. fu la volta del Pastor fido, con parole e musica di Benedetto Ferrari e il I mag. de L'Alcate di Antonio Tirabosco e musica di Francesco Manelli. Nel 1651 fu rappresentato Ercole sull'Erimanto del Manelli mentre nel 1669 vennero operati degli adattamenti per ospitare il grandioso Coriolano, ultima opera di Francesco Cavalli, composta in onore dei principi di Toscana e di Modena, ospiti di Ranuccio II. Il Teatro Nuovo fu presto sostituito dal Teatro Ducale della Cittadella, ma rimase in funzione fino al 18 dic. 1726, quando fu rappresentata la favola pescatoria per musica Antimenide dell'abate parmigiano Pier Giovanni Balestrieri, della quale si ignora l'autore della musica.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza