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Piacenza, Il Teatro delle Saline


Fu il primo Teatro costruito a Piacenza: detto così in quanto si trovava nel fabbricato del Dazio Grande di S. Protaso, dove aveva sede il deposito del sale. Indicato anche come Teatro della Commedia o Teatro Piccolo, fu costruito nell'ago. 1593 nel salone della racchetta a spese di Pier Martire Bonvino e fu un teatro aperto a un pubblico pagante. Faceva parte dei Teatri Ducali, assieme a quelli della Cittadella e al Gotico, ed era amministrato di triennio in triennio da una commissione di nobili di nomina ducale. Mentre l'esterno aveva un aspetto "tozzo e belligero", si sono conservate le piante dettagliate: da un salone sottostante si accedeva tramite scale ad un interno ad U, dotato di 3 ordini di 26 palchi, più i "rondoni"; i palchi erano riservati per privilegio ai patrizi, la platea ai borghesi, mentre al popolo i rondoni. Il palcoscenico era piccolo e lo spazio per l'orchestra ristretto. Un inventario del I mag. 1774 ci elenca il non ricco arredo del "Piciolo Teatro detto delle Saline" (A.S.Pr, Spettacoli e Teatri Borbonici, b. 3). Non si conoscono gli spettacoli dei primi anni, ma era un teatro popolare specializzato per lo più nell'esecuzione di commedie e opere buffe. Nell'ago. 1709 Francesco Farnese concesse l'appalto per 24 anni all'impresario Giovanni Battista Nazzani. Nel 1730 fu restaurato e riaperto per la fiera e il 17 apr. Carlo Broschi, il Farinello, vi cantò in uno Scipione. Nel 1746 fu dichiarato pericolante e rimase chiuso fino al 1758, anno in cui fu riaperto, ospitando per lo più spettacoli di prosa, pur essendovi attiva a volte anche la lirica (1768, L'amante di tutte di Baldassarre Galuppi). Con un rogito del 26 ago. 1803 fu ceduto alla società che avrebbe gestito il Nuovo Teatro, con decorrenza 11 mag. 1804 "per farne l'uso che conviene". Il 6 feb. 1806 vi si dette ancora un'opera buffa con ballo, Gli amanti comici, seconda di una breve stagione (A.S.Pr, Spettacoli e Teatri, 1802-1806, b. 6). Nel 1807 una relazione dell'architetto Lotario Tomba lo dava ancora in discrete condizioni. Qualche anno dopo venne abbattuto.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza