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Pontremoli, La Scuola Di Musica E La Banda Musicale


Nel 1832 esisteva un'associazione ammessa verbalmente, ma senza titolo legale, composta da 31 soci che "funzionò in alcune circostanze a guisa di banda". Lo storico Emanuele Repetti, nel Dizionario stampato nel 1841, scrisse che esisteva un'accademia Filarmonica, I Risorti Apuani, che annoverava anche una banda civica di dilettanti. Nel 1848 essa era attiva e fu presente in almeno tre occasioni: la partenza della guarnigione parmense (29 mar.); la visita di Vincenzo Gioberti (18 mag.); la visita di Leopoldo II (5 lug.). Maestro del sodalizio era il compositore Pietro Giovanni Parolini. Alla metà del secolo, il 18 ago. 1854, il Parolini rilevava che erano pochissimi coloro che si dedicavano alla musica, creando dei problemi alle svolgimento delle funzioni civili e religiose, e chiedeva di istituire una scuola, e il 10 mag. 1855 l'istanza fu ribadita da diversi filarmonici dilettanti, che auspicavano fosse nominato maestro e direttore dell'orchestra il lucchese Giovanni Casali. La fondazione venne decisa a seguitodi un accordo tra l'Accademia della Rosa e il Comune. L'opera della cattedrale il 22 feb. 1855 aveva invece deliberato di non concorrere alla spesa: così pure il seminario. Il 21 mar. 1856 fu indetto dal Comune il concorso per la nomina del direttore dell'orchestra e maestro della Scuola di musica "che vuolsi qui istituire", dato che occorreva per assicurare il servizio del Teatro e istruire i dilettanti. Il capitolato dell'8 mar. 1856 prevedeva che il maestro della Scuola fosse anche il I violino direttore dell'orchestra e provvedesse all'istruzione sia negli strumenti da corda che da fiato. Aveva l'obbligio di fare lezione gratuitamente a 6 giovanetti poveri, mentre dagli abbienti poteva richiedere non meno di 5 lire al mese e doveva dare un saggio annuale. Oltre allo stipendio di 600 lire annue (a metà a carico del Comune e dell'Accademia della Rosa), le funzioni pubbliche sarebbero state pagate a parte. Erano ammessi cittadini anche provenienti da "Stati Esteri". Il bando fu pubblicato anche dalla G.Pr del 14 apr. 1856. Alla chiusura dei termini, l'8 maggio 1856, non si era però presentato nessuno. Il 29 lug. Giovanni Casali, che era pensionato con 8 francesconi al mese, per essere stato per anni I violino direttore della Reale Cappella Borbonica di Lucca, sua città natale, presentò la sua domanda: dichiarava la disponibilità, ma poneva le condizioni di non essere sottoposto all'esame, di istruire gratuitamente solo 4 allievi, che fosse lui a scegliere l'esperimento da darsi dagli scolari, e che gli fosse garantito un permesso di 2 mesi all'anno. Data l'abilità già conosciuta (aveva diretto l'opera nel carnevale 1854-55 e il 22 apr. 1855 una solenne funzione in cattedrale), sia l'Accademia della Rosa che gli Anziani accettarono. Nel feb. 1857 furono pagate al Casali 75 lire per aver diretto dal 15 nov. 1856 al 15 feb. 1857 l'opera in Teatro con l'orchestra dei dilettanti e l'11 feb. gli venne conferita la nomina "provvigionalmente per un anno" di prova, cui sarebbe seguita la stabilità. Dato l'ottimo risultato, il 26 ago. 1858 fu deciso il conferimento della nomina definitiva, come pure di porre in bilancio la spesa di 200 lire per l'acquisto degli strumenti da concedere in uso ai 4 studenti poveri, la cui proprietà sarebbe però restata del Comune (A.S.Pr, Dipartimento di Grazia, Giustizia e Buongoverno, Div. II, b. 625, fasc. 1). Da un regolamento del 1863, quella che adesso si chiamava la Banda Nazionale di Pontremoli, comprendeva diverse categorie di soci: filarmonici contribuenti, filarmonici gratuiti, non suonatori contribuenti, non suonatori gratificati. Parolini era il maestro compositore, mentre Giovanni Casali il direttore dei musicanti, che erano una ventina. Nel 1869 vi furono delle variazioni al regolamento, mentre le Statistiche, riportano inesattamente che nel 1871 il Municipio fondò una banda musicale, che all'inizio contava 15 suonatori e che a dirigerla era stato chiamato il Casali. Nel 1878 la Scuola di musica fu riordinata e, per essere ammessi, bisognava avere un'età compresa tra 11 e 17 anni e sana costituzione. Gli insegnamenti, impartiti da Giacomo Pelati, erano la lettura e il solfeggio, il canto, pianoforte, strumenti ad arco e a fiato. 12 posti erano gratuiti (4 cantanti, 4 archi e 4 fiati) e riservati ai non abbienti. Per gli altri, oltre all'acquisto degli strumenti, metodi e carta da musica, la tassa, riservata al maestro, era mensilmente di 6 lire per il pianoforte, 5 per gli archi. 3 per il canto e i fiati. In quegli anni don Giovanni Giannetti di Colle Val d'Elsa fondò una fanfara, che ebbe breve esistenza. Nel 1884 si costituì, su iniziativa del Circolo Operaio di Mutuo Soccorso, la Società Filarmonica Pontremolese, che alla fine del secolo era diretta da Daniele Zucchi Castellini. Fu attiva e ottenne diversi successi, tra cui un concorso a La Spezia. A questa si contrappose una banda di ispirazione clericale, diretta dal maestro Bertei, che nel 1906 confluì nella banda dell'oratorio festivo, prendendo il nome di Banda Cattolica Giuseppe Verdi (mutato successivamente in Società Musicale Giuseppe Verdi) e che fu diretta da Raffaele Romano di La Spezia. Nel 1912 la Verdi si classificò al secondo posto al concorso di Viareggio, mentre la Filarmonica, diretta dal maestro Pelati, si classificò quinta. Per la scarsezza dei musicanti, nel 1918 le due bande si fusero in Unione Musicale Gioachino Rossini, diretta dal maestro Romano. Nel 1922 vi fu una scissione, in quanto non tutti vollero aderire all'inaugurazione del gagliardetto fascista, che portò alla sospensione dell'attività fino al 1924. Negli anni Trenta, con la direzione del maestro Simeone, vi fu la ripresa, con la vincita del concorso di Carrara. Dopo la seconda guerra mondiale fu diretta da Antonio Moscatelli, fino a quando questi non rientrò nella banda della Marina Militare. Preso poi il nome di Musica Cittadina Pontremoli, con sede presso il Teatro della Rosa, fu diretta da Dialto Rabuffi, cui succedettero Alessandro Senatore, Armaldo Maloni, Giovanni Iannuberto, Nicola Orioli (dal 1981), Riccardo Madoni (dal 1992). La banda ha conseguito negli ultimi anni significativi successi, tra cui i primi premi nella "Città di Fivizzano" (1970), "VII Rassegna Bande Musicali Popolari" di Arezzo (1983), "IV Concorso Città di Scandicci" (1992), e si è recata anche all'estero (Parigi, Bruxelles, Ingolstadt). Attualmente conta una cinquantina di suonatori, e ha una nuova sede, nella quale è ospitata anche l'Associazione Musicale Pontremolese, che dal 1990 ha riaperto la scuola di musica. Questa è diretta da Stefania Gussoni, con corsi di canto, pianoforte, chitarra e orientamento bandistico.
BIBLIOGRAFIA: Marco Angella. Origine e storia di una sala all'italiana del 700, Il Teatro della Rosa di Pontremili. Tesi di laurea. Università di Parma. Corso di laurea in lettere, 1993-1994; S.A. [ma Marco Angella] La banda compie 150 anni, in "Risveglio Musicale", XVII(1998), ott, pp. 22-23.
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza