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Parma, I Codici Membranacei


Agli esordi della stampa, accanto alle botteghe laiche, esistevano a Parma centri scrittori e miniatori conventuali, dove i religiosi lavoravano come calligrafi e miniatori. Da loro uscirono antifonari (testi da cantarsi nelle officiature), graduali (con le parti della messa che vengono cantate), salteri (con i salmi in ordine ebdomadario). Nel 1479 agiva in città fra' Lodovico Raimondi da Parma, di cui si conoscono firmati e datati un salterio per il duomo di Ferrara del 1742 e un graduale per il convento di S. Secondo del 1479; nel convento dell'Annunciata operava il valente calligrafo fra' Bernardino da Parma, che scrisse e miniò in oro e colori l'antifonario indicato con la lettera L che si trova nell'Annunciata stessa; fra' Francesco di Parma e fra' Girolamo da Cortemaggiore sono gli autori, sempre nel fondo dell'Annunciata, del corale H e quest'ultimo fu il calligrafo del corale I. Due dei corali (R e T) sono opera di fra' Giovanni da Prusia o Perusia, che ha lasciato altri corali firmati e datati (a Carpi nel 1456, a Parma e a Reggio Emilia nel 1458, a Mirandola nel 1465, a Busseto e Ferrara nel 1474). Alcuni corali dell'Annunciata furono opera di Damiano da Moile, che tra le altre attività era "iminiatore di penna e pennello", nonché dei suoi collaboratori.
ultimo aggiornamento: 07/07/2014
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza