Sacerdote, nei primi mesi del 1539 prestava servizio come cantore alla Steccata di Parma e il 13 mag. dello stesso anno venne eletto tra quelli della cappella per il canto figurato. Il 21 ott. 1547 venne licenziato, in quanto causa di dissidi tra i cantori: fu un susseguirsi di licenziamenti e riassunzioni, in quanto il priore intercedeva per lui. Il 20 ago. 1564, essendosi licenziato il maestro di cappella Stefano Alessandrini, la compagnia lo nominò maestro con un salario di 168 lire imperiali. Il 22 nov. 1566 passò con analogo incarico alla cattedrale, dove la cappella era stata eretta il 31 ott. 1564 dal cardinale Ascanio Sforza, vescovo di Parma, che aveva destinato al mantenimento del maestro il beneficio cosiddetto della prima settimana. In questo incarico succedeva a Giovanni Dolci. Il 3 nov. 1580 forse era deceduto, in quanto al suo posto venne nominato Marco Oliva. Sui madrigali da lui composti l'Eitner scrisse: "Modula quasi come un moderno compositore e adopera in modo sorprendente le alterazioni". Conosciamo: Cantus. Madrigali di Pietro Paolo Ragazzoni da Parma, a quattro voci. Nuovamente da lui composti et stampati. Con gratia et privilegio. In Vinegia: appresso Gerolamo Scotto, 1544. Questi 28 madrigali, con l'aggiunta di altri 4, furono oggetto di una ristampa: Li madrigali a 4 voci. Lib. I. Nuovamente con ogni diligenza corretti et posti in luce. Venezia: G. Scotto, 1564.