Nativo di Parma. Dal 18 apr. 1663 "esercita la parte di soprano, S.A.S. l'ha accolto per musico della sua Capella e gli ha assegnato la mensuale provvigione di ducatoni due d'argento", corrispondenti a 33,80 di moneta. Dal I gen. 1693 ricevette anche un companatico di 10,60. Rimase in servizio fino al 15 feb.1695, quando, a seguito della riforma, venne licenziato (A.S.Pr, Ruoli farnesiani, 1658-1671; 1671-1682; 1683-1692, ff. 87, 406; 1693-1702, f. 102). Per più di 20 anni fu attivo in Emilia e dintorni: Reggio Emilia (Teatro della Comunità, 1668: La Dori); Piacenza (Teatro Ducale, 1669: Il Coriolano); Mantova (Nuovo Teatro, 1669: L'Eudosia opera con intermedi di musica; Teatro Fedele, mag. 1670: Il gran Costanzo); Bologna (Teatro Formagliari, apr. 1673: Antioco); Parma (Teatro del Collegio dei Nobili, 1677: Gli eventi di Filandro et Edessa; Teatrino di Corte, 1677: Il Giove d'Elide fulminato, introduzione al balletto della duchessa; Teatro del Collegio dei Nobili, 1679: Ottone in Italia; 1681: Amalasonta in Italia; Teatrino di Corte, 1681: Amore riconciliato con Venere); Reggio Emilia (Teatro della Comunità, Fiera 1683: Il talismano preservato dalla fedeltà di Eudossa). L'ultima notizia risale al 1690 quando nelle grandi feste di Parma per le nozze ducali cantò ne Il favore degli dei.