Nipote dell'organista Carlo Chittò, nel 1768 scrisse gli intermezzi dei balli e le arie che erano eseguite al Teatro Ducale di Parma dalla compagnia dei comici diretta da Domenico Bassi. Lo Sgavetti scrisse nella Cronichetta il 28 set. "le quali anno fato un incontro terribile, perciò ne fanno replica, e S.A.R. le vole in partitura". Nel 1769 compose le musiche per il divertimento campestre intitolato Atto di Egle, che si rappresentò con soli, coro e balli nell'Arcadia data nel Giardino Ducale "nelle Allegrezze in occasione delle Reali Nozze" (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 934a). Nel 1770 scrisse le musiche e le arie per le farsette che la compagnia dei comici diretta da Pietro Rossi inframmezzava nelle commedie eseguite al Teatro Ducale di Parma. Nel 1772 risulta docente di clavicembalo del Collegio dei Nobili di Parma. Con real decreto del 19 mar. 1775 fu nominato maestro di cappella onorario di SAR con la gratificazione annua di 50 zecchini, corrispondenti a 2.150 lire, e con uno del 13 gen. 1776 ricevette il titolo di organista per il Reale Servigio in Colorno con l'assegno di 5.000 lire, che assorbiva il precedente (A.S.Pr, Real Casa. Ruolo de' Provigionati dal I apr. 1766 a tutto l'anno 1805, f. 437). Nel 1785 era indicato come maestro di cappella onorario con il soldo annuo di lire 3.000 (A.S.Pr, Ruolo Generale della Real Casa fino al 1785). Compose: Endimione, pastorale con intermedi su libretto di Pietro Metastasio (Pr, Teatro Sanvitale, 1769, ripresa nel 1795. Il 19 ago. 1769 Francesco Fortunati scriveva a padre Martini che in questo lavoro il Rugarli aveva dato prova di non conoscere per nulla le regole del contrappunto e che si trattava di una brutta musica); Il fanatico, commedia in 1 atto (Pr, Teatro Ducale, 1770); L'ammalata per amore, dramma giocoso per musica di Gian Antonio Riva (Colorno, Teatro Ducale, 25 ott. 1773); Il figlio del Gran Turco, dramma giocoso in 3 atti, libretto di Don Ferdinando di Borbone (Colorno, Teatro Ducale, 1774); Il giuocatore, dramma giocoso di G.A. Riva (Colorno, Teatro Ducale, 1776); Il maldicente, dramma giocoso (Colorno, Teatro Ducale, 1778). Per l'opera Le due contesse di Giovanni Paisiello su libretto di Giuseppe Petrosellini "accomodò" 14 pezzi (Colorno, Teatro Ducale 1777 e Teatro della Venaria, 1779). Nell'archivio della chiesa di S. Liborio di Colorno si trovano le composizioni religiose ms a 3 v e org: Inno per S. Rocco; Sequenza del Corpus Domini; Inno per S. Domenico; Si quaeris miracula; Inno di S. Giuseppe.

©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza