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Numero voci: 215.

Sanelli Gualtiero


  • compositore
  • 14/05/1816
  • Parma
  • 15/12/1861
  • Maranhao (Brasile)
Il nome di battesimo era Ferdinando. Dopo aver studiato composizione privatamente con Giuseppe Alinovi (il 21 mar. 1835 chiese e ottenne da Maria Luigia un sussidio per poter continuare le lezioni), avendo una bella voce da tenore, cominciò a cantare nel coro del Teatro Regio, dove nel 1835 divenne suggeritore. Fu anche attivo in concerti, e il 23 nov. 1836 lo incontriamo in un'accademia al Teatro Ducale di Parma come accompagnatore al pianoforte di Alessandro Cavirani, mentre il 5 ago. 1837 debuttò come compositore con un terzetto su versi di Pietro Martini, che venne cantato nello stesso Teatro. Fu poi a Mantova come maestro dei cori e successivamente a Milano. Ricevette una scrittura per il Messico ma, a causa del clima che non sopportava, vi si trattenne poco tempo: si fermò a Parigi, dove visse dando lezioni di canto e, dopo un giro di concerti in Inghilterra nel 1843, ritornò a Parma, dove si dedicò anche alla critica musicale. E' del 22 giu. 1846 la lettera in proposito di Emanuele Muzio ad Antonio Barezzi: "Vi è una lega tra Sanelli, Torrigiani e Manna di Cremona di scrivere ciascuno dei bei articoli sopra le opere che fanno essi. Così che avendo Torrigiani colla sua Isolda di Normandia fatto un decisissimo fiasco però Sanelli ne scrive grandi cose; e adesso Torrigiani ha fatto lo stesso per Sanelli; Manna scrisse un'Ave Maria e Sanelli ne faceva un articolo molto lungo; quindi adesso Manna gli ha reso un articolo anch'esso". Lavorò intensamente a Parma, ma nel 1854 ebbe dei problemi mentali: in merito il Regli scrisse: "Questo maestro, se ha dovizia d'immagini, non sa sempre coglier bene l'effetto e la sua musica langue sovente, oltreché è spesso ineguale e scucita. Forse avranno a ciò contribuito le sventure che in diverse epoche della sua vita lo balestrarono e dovette, per esempio, stare rinchiuso alcun tempo in un manicomio". Dopo qualche anno lo incontriamo a Parigi dove, il 25 apr. 1858 cantò nell'Otello di Rossini la parte di Rodrigo, sostituendo il Balart (GMM, 25 apr. 1858). Scritturato come concertatore e direttore d'orchestra da una compagnia lirica italiana, lavorò in Brasile nei teatri di Pernambuco e di S. Luigi di Maranhao, stabilendosi alla fine della stagione in quella città. Colpito da una ricaduta del male, morì all'ospedale della Misericordia. Aveva sposato Annunziata Fochi, sorella della cantante parmigiana Adele. Compose: Le nozze improvvise, opera in 1 atto (Montagnana, Teatro Sociale, 1838); La cantante, melodramma giocoso in 3 atti di Giacomo Sacchero (Mi, Teatro Re, 1841. Lucca ne pubblicò 5 pezzi per v e pf. Un duetto ridotto per orchestra, si trova in B.Cons.Pr, Fondo della Commissione Amministartiva del Regio Teatro); I due sergenti, melodramma in 2 atti di Felice Romani (To, Teatro Regio, 1842); Ermengarda, melodramma in 3 atti di P. Martini (Mi, Teatro alla Scala, 1843. Ric ne pubblicò 3 pezzi per v e pf); Luisa Strozzi, dramma in 3 atti di P. Martini (Pr, Teatro Ducale, 1846. Fu ripresa in molti teatri. Ric pubblicò le riduz di Emanuele Muzio per canto e pf, pf solo e pf a 4 mani. Nel fondo della Commissione Amministartiva del R. Teatro in B.Cons.Pr, si trovano le parti di un portpourri per orchestra opera dello stesso Sanelli); Gennaro Annese, melodramma giocoso in 3 atti (Fi, Teatro della Pergola, 1848. Ric pubblicò 7 pezzi per v e pf); Il fornaretto Pietro di Vasco, dramma in 3 atti di A. Codebò (Pr, Teatro Ducale, 1851. La cavatina "Alvise, Alvise, riedi", ridotta per orchestra, si trova in B.Cons.Pr, Fondo della Commissione Amministartiva del Regio Teatro); Camoëns, dramma lirico in 3 parti di Andrea Codebò (To, Teatro Regio, 1852); Ottavia e Cleopatra, melodramma in 3 atti di Giovanni Perruzzini (Mi, Teatro alla Scala, 1854); La tradita, melodramma in 4 atti di A. Codebò (Venezia, Teatro La Fenice, 1852. Ric pubblicò la riduz per canto e pf. La cavatina "Come donna sconsolata", ridotta per orchestra, si trova in B.Cons.Pr, Fondo della Commissione Amministrativa del Regio Teatro); Gusmano, melodramma in 3 atti di G. Perruzzini (Mantova, Teatro Sociale, 1855. Ric pubblicò 8 pezzi per v e pf). Il fornaretto fu l'opera di maggior successo e venne eseguita in un grande numero di teatri. Nel 1870 fu ripresa al Teatro Regio di Parma e Ric pubblicò libretto, ed edizione per canto e pf, per pf solo, 25 pezzi sciolti, e la Sinfonia ridotta per pf a 4 m da A. Cunio. La Marcia fu trascritta da A. Canti per pf solo ed edita da Lucca, mentre Amilcare Ponchielli scrisse per banda un Duetto-aria finale nel Fornaretto, oggi perduto. Si conoscono inoltre: Omaggio al bel sesso, 3 ariette (Mi: Lucca); Toujours, romance (Mi: Lucca); La farfalla, Il pentimento, 2 ariette veneziane (Mi: Lucca); Notturno, per pf (Pr: Lit. Corsini). Ridotte per orchestra, si trovano in B.Cons.Pr (Fondo della Commissione Amministrativa del Regio Teatro)A Giuseppe Garibaldi, marcia e coro; un Ballabile, una Polka-mazurka.
BIBLIOGRAFIA: Alcari; Dacci; Ferrarini; Inventario; Pelicelli; Regli; Stocchi; Vetro/Muzio; G.N.Vetro. I nostri fasti musicali, in G.Pr, 19, 26 nov. 1879.
ultimo aggiornamento: 21/10/2005
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza