Le prime notizie risalgono al feb. 1813, quando cantò nel Teatro di Piacenza nel Carlo Magno del Nicolini. Lo troviamo poi nel carnevale 1814-15 al Teatro Accademico di Cesena come I buffo nell'Italiana in Algeri e nel 1818 nel Ciro in Babilonia di Rossini e in Giulia e Sesto Pompeo del Soliva alla Scala di Milano, teatro nel quale ritornò nel 1820. Nel feb. 1821 cantò a Torino nell'Eroe di Lancastro del Nicolini e nel giu. seguente fu al Teatro Nuovo di Padova nell'Annibale in Bitinia dello stesso e poi nella stagione della Fiera d'ago. nell'Arminio. Nel maggio 1822 cantò al Teatro Comunale di Reggio Emilia in Torvaldo e Isolina del Morlacchi, opera che riprese nella stagione della Fiera di S. Pietro nel Teatro della Comunità di Faenza. Nell'autunno 1822 fu al Nobile Teatro di Trieste e nel carnevale successivo fu ancora a Reggio nella Principessa per ripiego del Morlacchi e nella Gazza ladra. Nel carnevale 1823-24 era al Teatro di Mantova nella Margherita di Anjou di Meyerbeer e nel Barbiere di Siviglia. Due fiaschi: le cronache scrivono che il pubblico voleva "lagrime e sospiri", per cui l'impresario dovette allora mettere in scena l'opera tragica Aureliano in Palmira, che fece mutare l'esito della stagione. Nell'autunno 1827 cantò al Teatro Comunale di Bologna nella Donna Caritea di Mercadante. Dal carnevale 1828 lo troviamo quasi ininterrottamente alla Scala e alla Canobbiana di Milano fino al 1836, mentre dal 1837 al 1840 fu in Spagna, al Teatro Principal di Barcellona.