Fece gli studi a Parma e,"principalmente nell'arte di accompagnare gli artisti di canto al cembalo [il 29 lug. 1828 chiese] il permesso di far pratica quando c'è spettacolo in musica al Teatro Ducale" di Parma. Il 27 nov. 1828 presentò al capo dell'orchestra Ferdinando Melchiorri, detto Gesuit, 2 sue sinfonie "per meritare di essere compreso fra il novero di coloro che saranno destinati alla riformazione delle sinfonie ad uso del Teatro". Valente organista, era invitato a suonare nelle feste solenni che si celebravano con l'orchestra alla Steccata e in cattedrale, come ad esempio il 12 mag. 1831 in occasione dell'ingresso a Parma del nuovo vescovo. Dall'estate 1830 al 18 ago. 1831 fu il maestro del coro al Teatro Ducale di Parma, poi fu nominato docente della Scuola di musica di Borgotaro. Il 12 ott. 1834 si fermò a Busseto per ascoltare un concerto di Giuseppe Verdi, dato che gli avevano detto che concorreva per il posto di Monticelli. Dopo aver sentito le sue composizioni e suonare lui, disse che in Parma non esisteva suonatore e compositore che lo eguagliava e che lui non era nemmeno degno di voltargli i fogli (lettera di Giuseppe Demaldè). Nel 1835 ricoprì eguale incarico a Monticelli d'Ongina, dove fu anche organista: qui scrisse una Messa in occasione della festa dell'Immacolata, che fu eseguita da elementi locali, rinforzati da altri di Parma. Nel giu. 1838 fu a Milano per dare diverse accademie assieme alla figlia, e per questa ragione l'amministrazione comunale non poté interpellarlo circa la restituzione di un debito che aveva contratto (A.S.Pr, Dipartimento dell'Interno, Pubblica Istruzione, b. 210). Il 23 feb. 1839 i suoi allievi Carlotta Savazzini e Vibulano Dall'Acqua eseguirono in un'accademia le sue Variazioni brillanti sopra l'ultimo pensiero di Weber per pianoforte a 4 mani con accompagnamento d'orchestra e il successivo 15 giu, sempre nel Nuovo Teatro Ducale di Parma, fu cantato un coro da lui composto, mentre per il ballo in programma nella stagione di carnevale 1839-40 fu l'autore di un terzetto. Il 2 mar. 1840, nell'intermezzo di una recita della Norma al Teatro di Monticelli d'Ongina, venne eseguito un suo coro "appositamente composto". Dal 1845 al 1854 insegnò alla Scuola di musica di Fiorenzuola d'Arda, per accettare poi la nomina a Busseto, dove, però fu licenziato nel 1857. Presentò allora domanda per il posto ancora vacante di Fiorenzuola d'Arda, ma non fu ripreso, pur avendo i titoli in ordine, in quanto politicamente non gradito a parte della popolazione, essendo favorevole a Carlo III. Fu allora nominato docente al Convitto Maria Luigia di Parma, dove insegnò fino alla morte. Fu autore di un considerevole numero di composizioni, tra le quali: il terzetto del ballo Il sogno verificato, eseguito nel carnevale 1839-40 al Teatro Ducale di Parma; Il medico avaro, ballo giocoso (Pr, Teatro Ducale, 20 feb. 1840); Fantasia a piena orch, (eseguita il 10 giu. 1842 in una serata dell'Accademia Filarmonica di Parma e dedicata alla Società); Fantasia per orch dedicata a Fanny Cerrito in occasione della 'beneficiata' della danzatrice (eseguita al Teatro Ducale di Parma il 26 e 30 gen. 1844, edita); Cantata per l'inaugurazione del Teatro Carlo III di Fiorenzuola, versi del cav. Martini (8 ott. 1853); Tantum ergo per br (era nel repertorio della cappella della cattedrale di Parma); Messa di requiem per orch, (venne eseguita alle sue esequie a S. Sepolcro); Il podestà (opera incompiuta). Nel feb. 1839 aveva aperto la sottoscrizione presso il negozio di musica di Zanghieri a Parma per la pubblicazione di un metodo intitolato Il piccolo allievo di pianoforte, non dato poi alle stampe.