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Numero voci: 215.

Superchi Antonio


  • baritono
  • 11/01/1816
  • Parma
  • 05/07/1893
  • Parma
Antonio Superchi
Antonio Superchi - baritono (foto Legato Ferrarini)
Nato da famiglia benestante, seguì un normale curriculum di studi e frequentò anche l'università. A 18 anni cominciò a studiare canto con Antonio De Cesari e Luigi Tartagnini. Non sappiamo dove debuttò: la prima volta lo troviamo nel carnevale 1836-37 al Teatro Apollo di Venezia dove si teneva la stagione del Teatro La Fenice che era in restauro per un incendio (Lucia di Lammermoor; Sonnambula). Nel 1837 fu all Pergola di Firenze (Il gioiello di Lillo) e al Comunale di Bologna (Torquato Tasso ed Elisir d'amore di Donizetti); nel 1838 apri' con Lucia la stagione all'Argentina di Roma, opera ripresa poi al Teatro Apollo della stessa città, e sempre all'Argentina cantò poi nei Puritani. Nell'estate fu al Teatro degli Avvalorati di Livorno nella Caterina di Cleves di Fabio Campana. In una lettera del 7 set. 1838, inviata da Federico Ricci all'impresario Alessandro Lanari (riportata da Jarro [Giulio Pacini] in Memorie di un impresario fiorentino), dopo aver appreso giudizi dubitativi su alcuni bassi comici per per Un'avventura di Scaramuccia di Luigi Ricci, il compositore concludeva che si trattava di "una parte che richiede canto e adattissima a Superchi". Fini' l'anno al Teatro Alfieri di Firenzein Norma, cui nel nuovo seguirono l'elesir d'amore e La prigione di Edimburgo di Federico Ricci. Fu poi ancora al Teatro degli Avvalorati di Livorno in l'elisir d'amore e al Teatro Pantera di Lucca (La prigione di Edimburgo, Un'avventura di Scaramuccia e L'ajo dell'imbarazzo). Nella stagione di Fiera 1839 fu al Teatro Comunale La Fenice di Senigallia in Lucia, L'elisir d'amore e Il giuramento di Mercadante, indi ad Arezzo al Teatro Petrarca (La prigione di Edimburgo, Un'avventura di Scaramuccia), mentre nel dic. fu al Teatro dei Ravvivati di Pisa nella Prigione di Edimburgo di Federico Ricci. Nel 1840 fu al Teatro Argentina di Roma (Il barbiere di Siviglia) e nel 1841 al Teatro Onigo di Treviso (Roberto Devereux, Beatrice di Tenda, La Parisina), a Venezia (Teatro di S. Benedetto mag.1841, La Vestale, Beatrice di Tenda, Massimo I della Scala), città dove dette delle accademie a palazzo Vendramin per la Società di Filodrammatici (22 giu.) e alla società Apollinea. Nell'estate 1841 fu a Novi, Belluno (Teatro della Società: Belisario), Ceneda (Nobil Teatro: La Vestale), Feltre (Il giuramento), Montagnana e Bassano; nel carnevale al Teatro Filarmonico di Verona (Saffo, Il templario di Nicolai, Belisario. Galeotto Manfredi di Hermann) cui seguì Reggio Emilia (Teatro Comunale: Il giuramento, Saffo). L'attività continuò a Palermo (Real Teatro Carolino, 1842-43: La vestale, Francesca Donato di Pietro Raimondi, Le due illustri rivali di Mercadante, Maria degli Albizzi di Placido Mandanici, Maria regina d'Inghilterra di Pacini, Saffo, Sara ovvero la pazza di Scozia di Ricciardi Capeceletro), e a Castiglione delle Stiviere (Teatro Sociale: La Virginia di Nini, Belisario). Venezia (Teatro La Fenice, 1843-44: I Lombardi alla prima crociata, Ernani, Giuditta di Levi). All'estero, nel carnevale 1844 fu in Spagna, dove cantò a Barcellona al Teatro de la Santa Cruz (Nabucco, Otello di Rossini, Il reggente, Linda di Chamonix, Beatrice di Tenda, Il barbiere di Siviglia, Ernesto di Scilla di Piquh, La vestale, Don Pelagio di Gerbi, Chi dura vince di Luigi Ricci) e qui Verdi gli scrisse di sollecitare Temistocle Solera per le modifiche da approvare al libretto dell'Attila. Dopo essere stato a Londra al Her Majesty's Theatre (1846-47, in La Favorita ed Ernani), si fermò anche l'anno seguente nello stesso teatro (Nabucco, Ernani, Saffo, I Lombardi alla prima crociata, I due Foscari, L'elisir d'amore, Chi dura vince, Medea di Pacini). Fu poi a Cremona (Teatro della Concordia, 1846: Attila, Ernani, Lucia di Lammermoor) e Torino (Teatro d'Angennes: L'amante di richiamo di Luigi e Federico Ricci, Ernani). Fu a Trieste (Teatro Grande: Don Sebastiano, I due Foscari, Nabucco, Orazi e Curiazi di Mercadante), a Roma (Teatro Apollo, 1847-48), a Parma (Teatro Ducale, 17 dic. 1848, tre serate di beneficenza con Il barbiere di Siviglia); a Milano (Teatro alla Scala, 1849-50: Ernani, Nabucco, Il barbiere di Siviglia, Cellini a Parigi di Lauro Rossi, David Rizio di Capecelatro), ancora a Parma (Teatro Regio, 1850-51: Ernani, Luisa Miller, Lucrezia Borgia, Il fornaretto di Sanelli, Elmina di Sarmiento) e nel 1852 fu scritturato per una lunga tournée in Spagna (Cadice, Teatro Principal, 1853: Ernani, La sonnambula, Attila, Rigoletto, L'elisir d'amore, Nabucco, Norma; Teatro Municipal di Granada: Nabucco); e nel 1853-54 fu a Barcellona al Teatro del Liceu (Nabucco, Lucia di Lammermoor, L'elisir d'amore, La figlia del deserto di Frejxas, Crispino e la Comare, La Cenerentola, Il barbiere di Siviglia, Il Trovatore, Linda di Chamonix). Qui scrisse una commedia in due atti I tre lupi della società, che fu tradotta in spagnolo, pubblicata e rappresentata al Liceu il 3 e 19 maggio 1854. Ritiratosi dalle scene, il 20 gen. 1856 venne nominato ispettore onorario del Teatro Regio, dove 2 anni dopo divenne il titolare. Fu collocato in pensione nel 1889. Tenne anche un'apprezzata scuola privata di canto "nella quale conta vari allievi, così fra artisti che dilettanti". Toscanini, studente, nel 1885 gli dedicò 8 liriche per canto e pf. Fu uno dei piy apprezzati baritoni della I metà del secolo scorso: h stato scritto che aveva una bellissima mezza voce, con la quale traeva effetti gradevolissimi, e sapesse interpretare ogni carattere sia del vecchio che del nuovo repertorio. Diversi compositori scrissero per lui, e tra questi: Verdi, la parte di Carlo V nell'Ernani; Pacini La regina di Cipro; Elmina di Sarmiento e Il fornaretto Sanelli . Al decesso per polmonite la GMM scrisse: "In Antonio Superchi l'uomo non era inferiore all'artista; e pochissimi furono così spontaneamente, così teneramente amati, perché pochissimi come lui, nessuno piy di lui era degno di amore e di stima".
BIBLIOGRAFIA: Necrologio in Gazzetta Musicale di Milano, 23 lug. 1893; Alcari; Arezzo; Bettòli; Cambiasi; Cametti; Dacci; ES; Ferrari; Inventario; Levi; Livorno; Palermo; Parma; Pisa; Radiciotti; Rinaldi; Santoro; Venezia; Vetro/Toscanini; G.N. Vetro. Le voci del Ducato, in G.Pr, 13 mar. 1983; Mario Oliveri. Superchi ... , in G.Pr, 5 mar. 2002, anticipazione di un libro in corso di stampa.
ultimo aggiornamento: 01/03/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza