Indicato anche come Vignola, dal 1734 al 1759 fu musico nella cappella della Steccata e dal 25 dic. 1740 al 3 apr. 1768 della cattedrale di Parma. Nell'autunno 1752 faceva parte dell'orchestra del Teatrino Ducale di Colorno, in cui si eseguirono 8 recite di opera buffa. Nel 1754 era il suonatore addetto alle lezioni di ballo di Antonio Bianchi ai paggi (A.S.Pr, Computisteria borbonica, bb. 1331, 1339) e ricevette dal I lug. un aumento del soldo di 200 lire. Nel carnevale 1757 fece parte dell'orchestra del Teatro Ducale per le opere e i balli (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 931b), e in quello del 1758 e 1759 lavorò per le commedie francesi. Una nota in quest'ultimo dice che era "cresciuto di più essendosi trovato necessario" (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 932). Nella primavera 1760 fu nell'orchestra dell'opera I Tindaridi (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 933). Violino della Reale Orchestra, dalla data della riforma del I apr. 1766 ricevette dal duca un soldo di 1.000 lire all'anno (A.S.Pr, R. Casa, Ruolo de' Provigionati in Parma dal I apr. 1766 a tutto l'anno 1805, A, f. 384). Nel 1769 era insegnante di violino al Collegio dei Nobili (A.S.Pr, Istruzione Pubblica borbonica, b. 7).