Dal 1751 al 1769 suonò nella cappella della Steccata e nel 1752 nell'orchestra delle opere buffe al Teatrino Ducale di Colorno. Nel gen. 1756 suonò nel complesso che accompagnava le commedie francesi al Teatro Ducale e dalla primavera e per tutto l'anno fu a Colorno con questa compagnia (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 931a). Nel carnevale 1757 fece parte dell'orchestra del Teatro Ducale e lavorò per tutto l'anno per le commedie francesi a Parma e Colorno (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 931b), come pure nel gen. 1758, quando, assieme a lui, suonò un suo "scolaro" (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 932). Nel 1759 diresse la grande banda che a Colorno fece ala all'arrivo della nuova duchessa; e che si esibì anche nel Torneo, della Fiera cinese e in tempo della tavola (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 934a). Il 27 apr. 1758 venne ammesso nel Reale Concerto in qualità di "oboè di camera con annue lire 5 mille di soldo", che con decreto del 16 nov. 1762 furono portate a decorrere dal I giu. a 6.000. Il decreto del 20 mar. 1766, con il quale si limitava il personale dipendente e diminuivano i salari, ridusse la paga a 4.000 lire "per eccedenza di salario". Il 13 gen. 1768 ricevette un aumento di pensione annua di lire 1.000 (A.S.Pr, Decreti e Rescritti) e con un decreto del 17 lug. 1770, con decorrenza dal I gen, la pensione fu elevata a 2.000 lire. (A.S.Pr, R. Casa, Ruolo de' Provigionati in Parma dal I apr. 1766 a tutto l'anno 1805, A, f. 149). Nel 1769 risulta insegnante di flauto e traversiere dei convittori del Collegio dei Nobili (A.S.C.Pr, Collegio dei Nobili, b. 1).