1908

 

 

5-27 marzo 1908 - Compagnia Italiana di opere comiche ed operette Pietro Foffano e Maria Lauri
Proprietà Mauro; Carlo Ranghino e Oreste Lambiase dir. orch.

mar. 5
Donna Juanita, opera comica di Franz von Suppè. (3)
Jole Baroni (Renato Dufour); Manfredo Miselli (Gastone); Gilda Masini (Petrita); Alfredo Romanelli (Gil Polo); Vittoria Razzoli (Olimpia); Oreste Lambiase (Pomponio); Ettore Razzoli (Douglas); Giovanni Rosa (Riego); L. Franchi (gen. Pichegrù); Beniamina Tateo (Incarnazione); A. Ravecca (Mercede); E. Bonomi (Pepita); A. Boas (Dolores); I. Aulicino (Pepa); Tina De Rosa (Marco); G. Desi (Leone); A. Asaro (Pizzone)

mar. 7
La Cicala e la Formica; opera comica di Edmond Audran. (3)
Maria Lauri (Teresa la Cicala); Gilda Masini (Carlotta la Formica); Guido Mussi (Guglielmo); Amalia Rosa (Caterina); Umberto Bonomi (Mattia); Giovanni Rosa (Vincenzo); Augusto Bianchi (Knaps); Ettore Razzoli (duca di Fajesberg); Tina De Rosa (sua moglie); Angelo Fiori (cav. Franz); I. Romani (Corrado); Olga Bianchi (la Frivolini); Beniamina Tateo (Lietta); Alfredo Romanelli (mendicante)

mar. 8
Santarellina, operetta di Hervè. (4)
Jole Baroni (Santarellina); Oreste Lambiase (organista); Umberto Bonomi; Ettore Razzoli; Giovanni Rosa; Guido Mussi; Tina De Rosa; ...

mar. 9
Il cane del reggimento, operetta di Louis Varney. (1)
Jole Baroni (Jacquotte); Augusto Bianchi (Benoit); Manfredo Miselli (Bretignì); Ettore Razzoli (Gibraltar); Giovanni Rosa (Barigoul); Fernanda Razzoli (Criquet); Oreste Lambiase (Perpecouch); Vittoria Razzoli (m.me Grebe); Umberto Bonomi (Van Suyderzee); Tina De Rosa (Dorotea); E. Bianchi (Gudole); Alfredo Romanelli (zingaro); L. Bartoluzzi (uff. francese); Pietro Capanna (Babilas); C. Garino (uff. olandese); Sempion (il cane San Bernardo)

mar. 10
La geisha, operetta inglese di Sidney Jones. (4)
Guido Mussi (Redgy); Giovanni Rosa (Dick); Alfredo Romanelli (Arthur); A. Zanoncelli (Tommy); Tina De Rosa (Costance); I. Flore (Marie); Jole Baroni (Molly); I. Asaro (Kuly); Ettore Razzoli (march. Imary); Umberto Bonomi (Takanimi); Manfredo Miselli (Katana); Oreste Lambiase (Wum-Hi); Fernanda Razzoli (Juliette); M. Tateo (Nami); G. Desi (O Hama San); A. Ravecca (O Kincoto San); E. Galassi (Rosa The) [raddoppio di O Hama San]; Maria Lauri (O Mimosa San); G. Zanoncelli (Edwardes)

mar. 13
La bella stiratrice, operetta di Lèon Vasseur. (1)
Maria Lauri (Guglielmina); Umberto Bonomi (Peterboom); Ettore Razzoli (Wan Graff); Manfredo Miselli (Vanderprutt); Fernanda Razzoli (Carlotta); Alfredo Romanelli (Bisterckaramp); Oreste Lambiase (Iochal)

mar. 14
Fatinitza, opera comica di Franz von Suppè. (2)
Jole Baroni (Vladimiro); Gilda Masini (Lidin); Ettore Razzoli (gen. Hanciucoff); Amalia Rosa (Carolina); Umberto Bonomi (Izzen pascià); Augusto Bianchi (Vassilli, Dimitri, Besica); Alfredo Romanelli (Vassillovich); Tina De Rosa (Ivan, Wulica); Beniamina Tateo (Nicofar); Oreste Lambiase (Sidorevich); Giovanni Rosa (Giuliano); A. Romani (Hassan bey); A. Zanoncelli (Nursina); I. Tateo (Dhiena); L. Bartoluzzi (aiutante); Guido Mussi (Mustafà); Giuseppe Franchi (Vulchi)

mar. 17
La bella fanciulla del villaggio (A country girl), operetta inglese di Lionel Monckton. (5)
Maria Lauri (Marjorje); Jole Baroni (Nan); Giovanni Rosa (Geogrey); Ettore  Razzoli (rajak di Blong); Gilda Masini (princ.a Matelauch); Augusto Bianchi (Giuseppe Verity); Guido Mussi (Douglas); Angelo Fiori (Charles); Vittoria  Razzoli (sig.a S. Quinton); Fernanda Razzoli (Sofia); Oreste Lambiase (Barry); Umberto Bonomi (Mummery); Alfredo Romanelli (lord Anchester); Tina De Rosa (lady Anchester); C. Asaro (lord Gassmore); Amalia Rosa (nutrice)

mar. 25
I briganti, opera buffa di Jacques Offenbach. (2)
Maria Lauri (Fiorella); Jole Baroni (Fragoletto); Ettore Razzoli (Falsacappa); Oreste Lambiase (Pietro); Fernanda Razzoli (duca di Mantova); Alfredo Romanelli (bar. di Campotasso); Umberto Bonomi (Antonio); Tina De Rosa (princ.a di Granata); Beniamina Tateo (Adolfo); Guido Mussi (conte di Glariacassis); Augusto Bianchi (cap.); E. Asoli (precettore); Angelo Fiori (Domino); A. Romani (Barbavaro); Pietro Capanna (Carmagnola); Amelia Untergasser (Zerlina); R. Tateo (Fiammetta); Cecilia Bianchi (duch.a); I. Aulicino (march.a); M. Albinolo (Pippo); Letizia Giannini (corriere)

La compagnia, di recente rinnovata e diventata di proprietà della Casa editrice Mauro, era una delle migliori che agivano sulle scene operettistiche. Ricca, per non dire sfarzosa, nelle scene e nei costumi, annoverava artisti conosciuti e apprezzati: il buffo Lambiase, che raccoglieva i più vivi applausi con le sue inimitabili freddure; Jole Baroni, "dalla splendida figura, dalla voce squillante e dalla verve indiavolata"; Gilda Masini, "deliziosa, per voce e intelligenza", la "graziosissima e brava"  Maria Lauri, le deliziose attrici e ballerine sorelle Zanoncelli, il bravo tenore Miselli e il baritono Rosa, tutti contribuivano al successo sempre crescente che si manifestava in applausi, ammirazione e ilarità. L'orchestra fu rinforzata con elementi del Teatro Regio, e offrì esecuzioni fini e delicate: tra i solisti si fece applaudire in particolar modo l'arpista Grossi. Tutte le operette videro il successo e, anche quando come nelle prime della Bella fanciulla del villaggio e dei Briganti l'esecuzione era incerta e slegata, non mancò il successo per merito degli artisti, che in diverse occasioni furono premiati dal tutto esaurito. Il 17 marzo, con la terza della Donna Juanita, fu la serata in onore di Jole Baroni "fra le belle regina di beltà": cantò con brio e vivacità alcune canzoni napoletane, ed ebbe la "potenza di affascinare tutto il pubblico". In Nanny gli spettatori cantarono in coro con lei: fiori, doni, chiamate a mai finire. Il 20, con La Cicala diretta da Oreste Lambiase, fu quella di Maria Lauri: con delicatezza e sentimento interpretò Laissez moi rire e Valse bleu. Il 26 e 27 furono le serate di Oreste Lambiase e di Fernanda Razzoli, che furono salutati con un entusiastico arrivederci.

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31 ottobre-29 novembre 1908 - Stagione d'opera d'autunno
Giovanni Gonzales impr. a dir. orch.; Eraclio Gerbella dir. coro.

ott. 31
Ernani, dramma lirico, musica di Giuseppe Verdi. (7)
Alfredo Cecchi (Ernani) t; Mario Roussel (Carlo) br; Salvatore Di Giulio (Ruy Gomez de Silva) bs; Oliva Petrella (Elvira) s; Nella Costa (Giovanna) s; Napoleone Michelotti (Riccardo) t; Arturo Montanari (Jago) bs

Un pubblico enorme era ansioso di rivedere l'opera che mancava da Parma da tredici anni. Anche se furono calorosamente applauditi la Petrella e Cecchi, lo  spettacolo non soddisfece, palesando molte debolezze e deficienze. Il critico della Gazzetta espresse il parere che si rendevano necessarie alcune sostituzioni, alludendo al baritono, debole di voce: quello de La scintilla del 21 novembre, invece, scrisse che si era distinto. Bene si erano comportati l'orchestra e il coro, mentre il giovane direttore si era disimpegnato con onore; discreta la messa in scena, eleganti e storicamente ineccepibili i costumi. Alla seconda le manchevolezze della prima si attenuarono, anche il baritono si riprese ed ebbe la sua porzione di applausi dal numerosissimo pubblico, che ottenne il bis dal soprano in "Ernani involami". Anche le repliche successive vennero apprezzate.

nov. 10
La traviata, melodramma, musica di Giuseppe Verdi. (9)
Eugenia Makaroff (Violetta) s; Ersilia Sella (Flora) ms; Quattrini (Alfredo) t; Vittorio De Gotzen (Germont) br; Alfredo Stagno; Napoleone Michelotti; Arturo Montanari; Dino Lusardi

"Applausi, ovazioni, urli, fischi, bis, chiamate, contrasti continui ed esito incerto", così la cronaca della Gazzetta scrisse della prima. "Le premieres al Reinach sono diventate serate di battaglie in cui la sorte dei combattenti ... sul palcoscenico troppo spesso dipende da cause estranee alla loro valentia a ai loro mezzi vocali. Il pubblico è quasi sempre severo, anche se giusto, ed è facile ad eccedere nei suoi entusiasmi e più specialmente nelle sue ostilità, incutendo così negli artisti quel senso di timore reverenziale che va dal cuore alle corde vocali". Il pubblico, numeroso, nervoso e turbolento ebbe l'abilità di mettere il panico negli artisti alle prime pecche commentate non benevolmente. Se la cavarono comunque egregiamente la "bella signora" Makaroff e il baritono debuttante De Gotzen, "cui il terribile pubblico di Parma aprì con entusiastica cordialità la grande porta dell'arte". Dovette bissare "di Provenza il mare e il suol". II tenore Quattrini, scritturato telegraficamente in sostituzione di altro cambiato all'ultimo istante, era impreparato alla burrasca, e cadde miseramente. Dall'11 Alfredo fu Augusto Balboni. Alla seconda bonaccia assoluta: essendo il genetliaco del re, la serata fu aperta dalla Marcia reale, "applauditissima da tutto il pubblico che l'ascoltò in piedi". Indi tutto filò per il meglio: il Balboni era indisposto e cantò come potè. Il successo fu sempre crescente, il pubblico numerosissimo, e il 17 si volle il bis del duetto soprano-baritono nel secondo atto; il 19, serata in onore del beniamino De Gotzen, il seratante cantò a piena orchestra la romanza del terzo atto "Oh santa medaglia" nel Faust, salutato da applausi e doni. Nella ripresa del 26 la Makaroff cantò - era la sua serata - la cavatina "Una voce poco fa" nel Barbiere di Siviglia.

nov. 24
Un ballo in maschera, melodramma, musica di Giuseppe Verdi. (4)
Alfredo Cecchi (Riccardo) t; Mario Roussel (Renato) br; Oliva Petrella (Amelia) s; Anna Berti Cecchini (Ulrica) c; Lina Simeoli (Oscar) s; Dino Lusardi (Silvano) bs; Salvatore Di Giulio (Samuel) bs; Alceste Mori (Tom) bs; Napoleone Michelotti (giudice) t; Arturo Montanari (servo) t

I primi due atti furono accolti freddamente dal numeroso pubblico, ma negli ultimi due si riscaldò e applaudì gli interpreti: in conclusione una serata lodevole, anche se non eccezionale, in cui gli interpreti dettero buona prova. Alla seconda, passate le incertezze, il successo si consolidò e gli applausi furono unanimi e convinti. Il 28 fu la serata in onore di Oliva Petrella, che eseguì a piena orchestra l'aria "Pace mio Dio" nella Forza del destino: bis. Il 29, ultimo spettacolo della stagione, e quello che soddisfece maggiormente il sempre numeroso pubblico, fu in onore del tenore Cecchi.

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8 dicembre 1908 - Spettacolo di gala a favore del costituendo comitato universitario della Dante Alighieri
Il programma previde, oltre a "recitazioni" di sonetti in vernacolo, declamazioni patriottiche, un bozzetto comico per filodrammatici, uno spettacolo di macchiettisti, canzonettisti e monologhisti. Gli interpreti erano studenti, oltre a qualche ospite professionista. Ogni parte del programma si concludeva con un'esecuzione della Musica cittadina, diretta dal maestro Fontana, che così eseguì:

Alberto Franchetti: Inno alla Dante; Richard Wagner: Tannhäiuser, marcia; Giuseppe Verdi: La forza del destino, sinfonia; Richard Wagner: Lohengrin, preludi atto I e III

La serata fu chiusa con l'esecuzione dell'Inno goliardico, "cantato sul palcoscenico da cinquecento voci": almeno così scriveva la locandina.

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