Per volontà di Giuseppe Vitali e di sua moglie Apollinarda Sanviti, il 20 gen. 1627 venne fondata una cappella musicale con un organico di 4 cantori, un organista e 4 viole che, a seconda delle esigenze della collegiata e della fabbriceria di S. Bartolomeo, poteva anche essere ampliato. Nel rogito sono citati Annibale Chinelli, organista, e Annibale Fieschi da Busseto, primo maestro di cappella. Questi rimase in carica fino al 1632, quando fu sostituito da Francesco Rodi. Il 29 apr. 1643 gli anziani decisero di "chiamare l'organista di S. Secondo, virtuoso et ingegnoso, acciò insegni canto alli chierici di Busseto", poiché il vicario di Borgo S. Donnino si rifiutava altrimenti di consacrarli" (Fondo Delibere dell'Anzianato, v. 1636-1643, p. 273). Non sappiamo se si tratti di quel Pier Maria Acerbi (1643), che in quell'anno fu nominato maestro della cappella musicale bussetana. Succedettoro poi: Giovanni Cuppi (1649), Splendido Dordoni (1650), Giovan Battista Grosso (1653), Giovanni Lugarini (1659), Antonio Roveda (1667), Antonio Perotti (1670), Bartolomeo Casanova (1671), Girolamo Casanova (1701), Ignazio Bianchi (1712), Girolamo Ferrari (1739), Pietro Ferrati che, dal 1775, rimase in carica una quarantina d'anni. Dopo questi venne nominato Ferdinando Provesi (1822), cui successero Giovanni Ferrari (1835), Emanuele Muzio (1842), Enrico Landi (1844), Ferdinando Savazzini (1854), Antonio Rusca (1857). Per sviluppare l'istruzione musicale, il Monte di Pietà si tassò di una somma annua, sovvenzionando l'organista della cappella, che aveva così il compito di docente di musica dei giovani della cittadina. Questa attività si protrasse fino al 1870 anno in cui, incorporati dallo stato i beni ecclesiastici, vennero a cessare le musiche liturgiche a carico delle opere parrocchiali, mentre l'attività didattica continuò a cura del Municipio e del Monte di Pietà.