Dizionario


A B C D E F G H I J K L M N O P Q R S T U V W X Y Z
stampa
Numero voci: 458.

Busseto, La Societa Filarmonica E La Scuola Di Musica


Ai primi dell魸 alla cappella si affiancò la Società Filarmonica, riconosciuta ufficialmente il 12 ago. 1816, anche se di fatto esisteva e contribuiva a solennizzare con l'orchestra e la banda le festività civili. La banda della Società si presentò ufficialmente in occasione della visita di Maria Luigia il 12 dic. 1818. Nel 1822 Ferdinando Provesi, organista e maestro di cappella della collegiata, e nel contempo maestro della Società Filarmonica, stipulò una convenzione tra le due istituzioni con la quale venivano fissati gli obblighi e il compenso dei musici per le funzioni dell'anno liturgico. Retribuito dal Monte di Pietà, Provesi doveva inoltre insegnare a 6 giovanetti poveri: il cumulo di queste retribuzioni forniva al maestro un ottimo salario. Nel 1827, data la mole del lavoro che gravava sul Provesi, il Comune stipendiò il I violino dell'orchestra dei Filarmonici, Giovanni Maloberti da Piacenza, sia per le musiche in chiesa che per insegnare gli strumenti ad arco ad alcuni giovani. Così fino al 1831, quando il Maloberti si trasferì a Piacenza. Il Molossi nel Vocabolario topografico scrisse che dalla scuola "sono usciti valenti suonatori". Alla morte di Provesi (1833) si accesero delle dispute per la successione ai posti, che divisero i cittadini in 2 fazioni: i Filarmonici da una parte, che candidavano Giuseppe Verdi, la chiesa che spingeva per Giovanni Ferrari. A causa dei disordini, vennero proibite dalla duchessa le musiche strumentali in chiesa ad opera dei Filarmonici, e si creò la frattura tra insegnamento e musiche sacre, in quanto il posto di Provesi fu diviso tra Verdi, maestro di musica della Scuola e della Società Filarmonica, e Ferrari, organista della collegiata. Avendo Verdi lasciato il posto il 10 mag. 1839, dopo un concorso si ritornò alla riunione nella persona del Ferrari: fino al 1841, quando questi si trasferì a Treviglio. Nell'estate 1854 la Società Filarmonica partecipò alle cerimonie per la canonizzazione di Orlando de' Medici, e il 23 ago, con atto sovrano venne ripristinato il posto di I violino direttore dell'orchestra e di docente. Non essendosi messi d'accordo per la nomina diretta di Emanuele Muzio, questi rinunciò a ogni pretesa, e il Governo ducale allora nel nov. nominò, anche come organista, Ferdinando Savazzini, che tenne il posto fino al 31 ott. 1857 quando, per il pessimo carattere, non venne confermato. La sua paga, di 720 lire, con disposizione sovrana dellƎ ott. 1855, era stata portata a 900 lire annue. Nell'A.S.Pr (Dipartimento di Grazia, Giustizia, Buongoverno, b. 646) vi è la documentazione relativa alla richiesta per la modifica del regolamento della Società Filarmonica, che era stato proposto un anno prima e che venne approvato dal Ministero il 27 ott. 1857. La Società sarebbe intervenuta gratuitamente in occasione della festa della sua patrona S. Cecilia, della visita eventuale del sovrano, e per i funerali di ogni socio. In tutti gli altri casi i suonatori dovevano essere 'equamente' retribuiti. Spettava al presidente indicare chi doveva suonare nelle musiche non gratuite, mentre in quelle d'obbligo, avrebbero dovuto prestarsi tutti. Il regolamento prevedeva la figura di un maestro di musica, del I violino direttore dell'orchestra, del capo banda, posto che poteva essere occupato dal maestro di musica o dal direttore dell'orchestra. Maestro di musica fu Casimiro Pesci, direttore dell'orchestra venne nominato senza concorso Antonio Rusca. Rusca rimase in servizio fino al 31 ott. 1906, dando vivace contributo alla vita musicale cittadina: oltre a suonare l'organo della collegiata, insegnare ai giovani, dirigere e comporre per la Filarmonica, doveva scrivere una Messa solenne e un Tantum ergo all'anno. Nel 1858, quale insegnante di strumenti a fiato per 4 giovani, venne nominato il clarinettista dell'orchestra Giuseppe Cocchi (che tenne l'insegnamento fino al 1883). Nel 1868 fu inaugurato il Teatro Verdi, e i Filarmonici, con solo 8 aggiunti di Parma, formarono l'orchestra e il coro per le 2 opere in cartellone: Antonio Rusca fu il concertatore, Gaetano Bassoli, I violino al servizio del Municipio e docente nella scuola, il direttore. Nel 1872 le sezioni di musica divennero 3: armonia, canto e pianoforte; archi; fiati. La banda, composta di 30 suonatori, era a carico del Municipio. Nel 1906, alle dimissioni del Rusca, la sezione di armonia, canto e pianoforte cessò il funzionamento. La scuola di archi, tenuta da Gaetano Bassoli, nel 1874 era passata a Francesco Nastrucci, cui subentrò Pietro Cocchi fino al 1950. La sezione di fiati, con le dimissioni di Giuseppe Cocchi, nel gen. 1883 fu affidata provvisoriamente a Francesco Nastrucci, poi a Mario Secchi, infine al direttore della banda Guido Massera, attivo fino al 1950. Morto il maestro Massera, la banda fu sciolta. Nel 1969 è stata ricostituita. Nel 2005 l’associazione bandistica Giuseppe Verdi ha preso il nome di Nuova Filarmonica ed è diretta da Alessandra Tamborlani. Nell’ambito della banda sono attivi dei corsi di jazz.
ultimo aggiornamento: 31/07/2006
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza