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Numero voci: 430.

Crespi Francesco


  • violinista
  • 1780
  • Parma
  • 21/12/1838
  • Parma
Figlio di Gian Battista, con decreto 23 dic. 1797 fu nominato professore soprannumerario di violino della Reale Orchestra (A.S.Pr, Real Casa. Ruolo de’ Provigionati dal 1780 al 1805, f. 493). Fu attivo anche a Reggio Emilia dove, nella stagione di Fiera 1813, era direttore d’orchestra per i balli. A Parma nel dic. 1815 venne nominato I violino direttore d’orchestra per i balli e successivamente violinista nella riorganizzata Ducale Orchestra (A.S.Pr, Decreti e rescritti, 10 lug. 1816). Dal I dic. 1831 al 1834 fu sostituto al direttore dei balli durante il carnevale al Teatro Ducale (B.Cons.Pr. Archivio Ducale Orchestra). Pur guadagnando bene, oltre alla paga aveva introiti con le commedie, le opere nele stagioni dell’anno diverse da quella ufficiale, le feste da ballo e l’attività di ripetitore dei balli al Teatro Ducale, era pieno di debiti. Il 29 set. 1817 il pretore accertò i suoi debiti in 1363,70 lire e fissò una trattenuta sullo stipendio di 15 lire al mese fino alla completa estinzione degli stessi. Continuando nella vita scioperata (pur soffrendo «di una cronica malattia di petto»), al punto da impegnare l’uniforme di membro della Ducale Orchestra, alla polizia erano ben note «le sue vergognose tresche, a danno della propria famiglia». Il 30 lug. 1822 i suoi debiti assommavano a più di 2000 lire. Dalle carte del gran ciambellano (A.S.Pr, Segreteria di Gabinetto) risulta che il 31 ago. 1824 fu rinchiuso nel Castello: per i primi otto giorni l’arresto fu di rigore «senza poter vedere nessuno nella sua camera di detenzione, vitto ordinario di soldato e un poco di vino». Era stato incarcerato per «indocilità e insubordinazione», avendo il 5 ago. offeso anche il direttore dell’orchestra. Era stato giudicato «uomo incorregibile per aver perduto ogni sorta di sentimento di onore e di delicatezza in qualunque sua azione». Restò in carcere fino al 2 nov. 1824. Nel mag. 1828 si dette malato recandosi invece a suonare al Teatro di Reggio Emilia. Al ritorno fu arrestato e tenuto in prigione nella caserma dei Dragoni, non potendosi applicare gli arresti domiciliari, dato che viveva in un’osteria. La spesa per il mantenimento in prigione, conteggiata in 38 lire - tanti giorni quanti erano stati quelli di assenza ingiustificata - gli venne detratta dalla paga. Incorreggibile nella condotta, pur mantenendolo in servizio, l’amministrazione preferì nominare Giovanni Bignami quale ripetitore dei balli per la stagione di apertura del Nuovo Teatro Ducale (primavera 1829). Senza dilungarci sulle risse, sia le relazioni dell’ispettore del Teatro Ducale che i carteggi della Ducale Orchestra sono colmi di reclami nei suoi confronti.
Fu anche autore di musica da ballo: il 18 mar. 1825 Maria Luigia, con «benefica clemente disposizione» gli assegnò la gratifica di 150 lire nuove per la composizione di musiche di ballo (contradanze e monferine) per le feste di carnevale della corte. Il 23 ott. 1826, «come negli anni scorsi», offrì «alcuni componimenti musicali di ballo». Nell’A.S.C.Pr (Fondo Sanvitale) si trovano alcune composizioni ms per pf, dedicate alla contessa Albertina Sanvitale: Valzer (1836, l’autore si dichiara violinista in servizio della Ducale Orchestra), Galoppe (1836), Sei Galop (1838, ex professore nella Ducale Orchestra), Walzer e, forse poco prima di morire,Galoppe ridotto per pf (Pr, carnevale 1839, violinista pensionato).


BIBLIOGRAFIA: F. e V.; OER; Stocchi.

ultimo aggiornamento: 07/09/2009
©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza