Nella primavera 1760 fu nell'orchestra dell'opera I Tindaridi (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 933). Negli spettacoli del carnevale 1761 suonò nell'orchestra del Teatro Ducale di Parma, dove lo troviamo anche nell'estate 1773. Nel 1769 fece parte dell'orchestra che suonò nelle feste da ballo al Teatro Ducale "nelle Allegrezze in occasione delle Reali Nozze" (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 934a). Per un triennio fece parte dell'Accademia teatrale e nella primavera 1775 suonò negli spettacoli dati in occasione delle visite dell'arciduca Massimiliano d'Austria, dell'imperatore d'Austria e del granduca di Toscana (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 936a), mentre nel mag. 1777 suonò nei balli per la visita del principe d'Ostro Gozia (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 937). Nella primavera 1782 fece parte dell'orchestra nella grande opera data al Teatro Ducale e suonò il violoncello nella piccola orchestra a Colorno in occasione della festa di S. Pietro. (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 938). Suonò anche alla Steccata tra il 1776 e il 1797.

©2011 Gaspare Nello Vetro autore del Dizionario della musica e dei musicisti del Ducato di Parma e Piacenza