Indicato anche come Borsi o Chierichino. Nel gen. 1756 suonò nel complesso che accompagnava le commedie francesi al Teatro Ducale, nel carnevale 1757 fece parte dell'orchestra del Teatro Ducale per le opere e i balli (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 931b) e nella primavera 1760 fu nell'orchestra dell'opera I Tindaridi (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 933). Nel 1769 fu nominato assistente della Scuola di Canto diretta dal maestro Poncini prima, Dal Bò poi, e retribuito con 3 lire per ogni giorno di scuola. Restò nel libro paga tenuto da Pio Quazza fino al decesso. Nell'estate 1769 fece parte della piccola orchestra di otto suonatori di Parma che accompagnò a Colorno le 22 recite delle commedie recitate dalla Compagnia Sacco. Era retribuito con 12 lire al giorno. Fece parte dell'orchestra del Teatro Ducale "nelle Allegrezze in occasione delle Reali Nozze" e nelle feste da ballo. Nel carnevale 1770 e 1772 fece parte dell'orchestra degli spettacoli al Teatro Ducale. Lo troviamo nella stagione di carnevale 1775 al Teatro Ducale di Parma e nella primavera suonò negli spettacoli dati in occasione delle visite dell'arciduca Massimiliano d'Austria, dell'imperatore d'Austria e del granduca di Toscana e nel mag. 1777 nei balli per la visita del principe d'Ostro Gozia. Nella fiera dì ago. 1779 suonò nel Teatro della Venaria di Colorno nell'operetta giocosa in tempo di fiera. (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 931a-937) e nella primavera 1782 nella grande opera al Teatro Ducale come pure fu nella piccola orchestra a Colorno in occasione della festa di S. Pietro. (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 938). Fu scritturato per fare parte dell'Accademia teatrale.