Iniziò a suonare nell'orchestra di Parma dal I apr. 1766 fino al 7 apr. 1779 e percepiva una paga di 1455 lire all'anno (A.S.Pr, Real Casa, Ruolo de' Provvigionati dal I apr. 1766 a tutto l'anno 1805, f. 573, 860). Con R. Decreto dell'8 apr. 1779 fu nominato soprannumerario della Reale Orchestra, percependo una pensione annua di 1300 lire "che gode per altro titolo" (A.S.Pr, Ruolo de' Provigionati con impiego dal 1780 al 1805, f. 303). Nel carnevale 1780 suonò nell'orchestra dell'opera al Teatro Ducale di Parma come pure nella primavera 1782 (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 938). Con decreto 12 set. 1782 ottenne dal duca un sussidio con il permesso per recarsi a Torino per perfezionarsi per un anno con Gaetano Pugnani. Nel secondo semestre del 1789 suonò nelle accademie dirette da Angelo Morigi (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 939). Con decreto 7 nov. 1795 fu nominato violinista 'in proprietà' della Reale Orchestra con la remunerazione di 2.000 lire annue. Nell'estate 1798 era I violino dei II nell'orchestra del Teatro Ducale. Nel carnevale 1802, suonava nel Reale Concerto nella stagione di carnevale al Teatro Ducale, l'ultima stagione prima che l'orchestra venisse sciolta (A.S.Pr, Computisteria borbonica, Fili correnti, b. 941). Dai programmi a stampa delle accademie di fine anno del Collegio dei Nobili, risulta tra i maestri di arti cavalleresche - insegnante di violino - per i collegiali "in sopravvivenza" negli anni 1792, 1795 e 1796. Dal 1798 al 1805 prese parte alle funzioni della Steccata.