Giovanni Giacomo Ardizzonne, detto 'Calvo', da qui Calvi, e anche Giacomo da Piacenza, fu allievo e valido collaboratore dell'organaro bresciano Giovanni Battista Facchetti. Risulta che nel 1549 si recò a Lodi per collaudare alcune opere organarie e che detto collaudo fosse sfavorevole. Il 6 ott. 1550 dal Libro delle provvigioni di S. Maria Incoronata di Lodi fu richiesta una perizia al Facchetti "o in alternativa al suo allievo Giovanni Giacomo da Piacenza". per rivedere l'organo di Battista Antegnati ma, da un'annotazione di alcuni mesi dopo, risulta non esservisi recato. Sempre a Lodi nel 1562 e nel 1567 riparò gli organi inferiore e superiore del duomo (Archivio capitolare: Libro dei sindacati). Il 14 dic. 1552 apportò delle migliorie all'organo dell'abbazia di S. Benedetto Po, costruito dal Facchetti e il collaudo fu effettuato da Girolamo Parabosco. Tra il 1552 e il 1554 costruì il nuovo organo della cattedrale di S. Lorenzo a Genova e nel 1565 ebbe la commissione per il nuovo organo della collegiata di S. Antonino in Piacenza. Dalla dichiarazione dei redditi del 15 feb. 1576 - "lo exercitio suo h organista" - risultava benestante, tanto che pagò di tasse 360 lire (A.S.Pc, Estimi civili farnesiani, 1576, Vicinia di S. Alessandro, f. 219). Nel giu. 1579, assieme all'allievo e socio Nicolò Galli, terminò, al posto del vetusto strumento del 1485, l'organo monumentale della basilica di S. Giovanni in Canale di Piacenza. A Piacenza lavorò anche a San Sisto, San Bartolomeo Vecchio, San Siro e a Bobbio. Potrebbe essere lui quell'organaro piacentino che, sempre a Lodi, nel 1587 riparò l'organo della Badia di S. Cristoforo. Il Bussi scrive che fu anche compositore da tasto. Da non confondere con Jacopo da Piacenza, fonditore di campane.