Studiò pianoforte e armonia con il maestro Quaquerini e, dopo aver ultimato gli studi umanistici, si perfezionò a Milano in pianoforte con Carlo Andreoli e composizione con Michele Saladino. Nel 1892 iniziò a dare concerti come pianista in Italia e all'estero, riscuotendo consensi di pubblico e critica. Per un decennio il fulcro della sua attività fu in Svizzera dove si produsse come solista e come capo di un trio molto attivo a Ginevra, Lucerna, Zurigo, Nizza e Monaco. Nel 1906 fu anche al Cairo e Alessandria d'Egitto. A Piacenza suonò spesso al Teatro Municipale, al Politeama Piacentino e a Palazzo Farnese. Per 25 anni fu insegnante di armonia, storia della musica e pianoforte complementare al Liceo musicale di Piacenza dove, oltre ad essere vicedirettore per diversi anni, tenne la reggenza della direzione nel 1930. Il Bussi scrive che nella cerchia locale era "simpaticamente popolare ai limiti della leggenda". Fu apprezzato critico musicale dei quotidiani cittadini Il Piccolo, Libertà, Il progresso e delle riviste locali. Composizioni. Per orchestra: Ouverture; Danza dei fauni; Suite di concerto, romantica (Bogani, 1902). Musica da camera: Un tempo di minuetto per quintetto d'archi; Canto appassionato; Gavotta burlesca; Suite; Brindisi. Per pianoforte: Scherzo; Fuga a 2 parti; Improvviso; Danza delle streghe; Barcarola; Improvviso; Notturno; Tarantella; 2 tempi di mazurka; Capriccio; Minuetto e Gavotta; Turno eroico; 2 romanze senza parole; Serenata; Gavotta burlesca; Minuetto; Piccolo valzer. Per canto e pianoforte: Tramonto; Pensa a me; Vorrei morire; Perché; Barcarola; Perché piangi?; Fior di siepe; Brindisi; Stornello; Sonetto di Dante; Inno; 5 pezzi. Musica sacra: Messa solenne, a 3 parti acc. org; Magnificat, a 3 v con coro e org; Preludio, per org; Meditazione religiosa, per quintetto d'archi e org; Interludium; Preghiera, per vl e archi; Ave Maria, per t, org e vl; Magnificat, per soli, coro a 3 v, org e doppio quintetto; Suite da concerto, per org.