Allievo del veneziano Pietro Gonzaga, percorse una brillante carriera. Nell'estate 1793 dipinse le scene della nuova opera di Paër, I pretendenti burlati, eseguita nel Teatrino di Medesano, come pure fu attivo nel Teatrino della Rocca di Sala Baganza. Fu accademico clementino di Bologna, professore della Reale Accademia di Firenze, e Maria Luigia il 6 feb. 1818 lo nominò accademico consigliere dell'Acc.BB.AA e il 15 gen. 1819 professore di prospettiva teatrale nella prestigiosa istituzione. Esponente di un rigoroso stile neoclassico, nell'insegnamento formò ottimi allievi. Per il Teatro Ducale di Parma tra l'autunno 1792 e l'estate 1802 dipinse scenografie per opere e balli e raramente si allontanò da Parma: fu alla Pergola di Firenze (Il Cinna, 1792) e a Livorno negli anni 1799 e 1800, quando lavorò al Teatro degli Avvalorati. Era il marito del soprano Luigia Caldarini di Parma. Fu autore di scritti, tra i quali: Descrizione del gran Teatro Farnesiano di Parma (Pr: Blanchon, 1817) e la Cronologia drammatica, pantomimica e comica del Ducale Teatro di Parma (Pr: Paganino, 1830), che vide la luce in forma di almanacco negli anni tra il 1826 e il 1928, per essere poi riunita in volume. Un Donati Carlo, pittore teatrale di Parma, risulta nell'elenco allegato all'Indice del 1800. Non avendo trovato altri riscontri, si presume che si tratti di un errore nell'indicare il nome.